Taormina. Nell’ambito delle attività previste dall’Unitre (Università delle Tre Età) di Taormina, il direttore dei corsi Rosario Calabrese ha tenuto presso l’archivio storico una relazione su “Il fenomeno mafioso rappresentato in letteratura”.
“L’excursus sul fenomeno mafioso, dalla sua genesi fino all’arresto di Totò Riina – spiega Calabrese – è stato delineato attraverso tre percorsi fondamentali: il radicamento nel sociale della mafia, la mafia tra letteratura e cronaca e la mafiosità. Sono stati trattati autori come Carlo Levi, Danilo Dolci e Giuseppe Fava per quel che riguarda il primo percorso; Ignazio Buttitta, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Roberto Saviano per il secondo percorso; Leonardo Sciascia, Italo Calvino, Giovanni Falcone per il terzo percorso”.
Puntuale il riferimento a brani letterari, tratti dal volume dello stesso Rosario Calabrese “Mafia: giovani e scuola contro”, di cui la casa editrice Bompiani ha curato tre edizioni.
Diversi gli spunti per il dibattito, la riflessione, l’approfondimento, come la condivisione dell’affermazione di Sciascia che “la letteratura è la forma più alta di verità”, perché riesce a penetrare dentro i fatti e a capirli.