Furci. Femminicidio stamattina a Furci. La vittima è una ragazza di 27 anni originaria di Agrigento, studentessa di Medicina all’Università di Messina.
Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri della Compagnia di Taormina diretta dal capitano Arcangelo Maiello, un uomo avrebbe soffocato la ragazza al termine di una violenta lite.
“È un dramma nel dramma – dice il sindaco di Furci, Matteo Francilia – stamattina ci siamo svegliati con la notizia di questa tragedia. Siamo sconvolti, la nostra comunità è da sempre in prima linea nel contrasto alla violenza di genere, abbiamo anche istituito un centro di ascolto. Chi si macchia di simili gesti deve marcire in galera”.
“L’Amministrazione comunale e la comunità furcese tutta – afferma il sindaco – si stringono alla famiglia della vittima e alla comunità di Favara per la tragedia avvenuta quest’oggi esprimendo le più sentite condoglianze”.
Il cordoglio del rettore dell’Università di Messina
Il rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, avendo appreso della drammatica notizia del femminicidio di Furci che ha visto coinvolta una studentessa del 6° anno del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Messina, “esprime profonda tristezza e dolore, a nome di tutta la comunità accademica, per quanto accaduto ed è vicino alla famiglia ed agli amici della giovane donna”.
“Nella condizione emergenziale che stiamo vivendo, esperti di settore avevano sottolineato il rischio che la convivenza forzata potesse acuire i conflitti familiari. In questo contesto la Ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, aveva ritenuto necessario porre con forza l’attenzione sulle donne, quelle fragili e in difficoltà. Anche il nostro Ateneo su sollecitazione della Crui ha infatti aderito all’iniziativa promossa dal Ministero stesso e darà il massimo risalto, attraverso i suoi canali, alla campagna antiviolenza e alla diffusione del numero 1522, attivo 24 ore su 24. Sempre nell’ottica della prevenzione l’Università di Messina ha messo a disposizione, già dall’inizio della fase emergenziale, qualificate risorse umane e tecnologiche per attivare un servizio di supporto psicologico, disponibile per donne e uomini che si trovano in difficoltà”.
“Rimane una profonda amarezza – conclude il rettore – nel dover constatare che purtroppo ancora una volta una vita è stata spezzata per femminicidio e confida pienamente nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine”.