LETOJANNI-RIVIERA 1-0
LETOJANNI: Giordano, Smiroldo, Valastro, Paiano (59’ Raneri), Camarda, Siligato, Lo Giudice, Ardizzone (87’ Tornatore), Sgroi (68’ Pace), Calì, Bucolo (53’ Nicita). All. Caudullo
RIVIERA: Cuoco, Feti (54’ Vinciguerra), Grioli, Calderone, Pellegrino, Galletta, Capitti, Gambadoro (85’ Celona), Repici, Munafò (39’ La Rocca, 89’ Magareci), Allone. All. Sapone
ARBITRO: De Luca di Messina
RETI: 92’ Smiroldo
Letojanni. Acciuffa per i capelli in pieno recupero una vittoria, insperata ormai, il Letojanni, esorcizzando la stregata porta avversaria con un micidiale bolide del difensore laterale Smiroldo, che da una ventina di metri su calcio piazzato fa secco il portiere ospite, seppur facilitato nel compito da una leggera deviazione, inferta al pallone, passato tra un nugolo di gambe. Un successo, alla fin fine, meritato per la squadra del presidente-giocatore, Alessio Camarda, che non ha lesinato sforzi per aggiudicarsi l’intera posta in palio, avendo dovuto combattere non solo contro un avversario, quanto mai ostico per la verità, ma anche contro la dea bendata troppo benevola con gli ospiti, graziati più volte in frangenti piuttosto critici. La difesa dei messinesi ha avuto, infatti, un gran da fare per arginare il continuo pressing della formazione, guidata dal giovane tecnico Corrado Caudullo, che ha visto nell’affiatata coppia di bomber, Marco Calì e Franco Sgroi, i protagonisti sfortunati di un primo tempo, assai prolifico dal punto di vista del gioco, ma avaro sotto il profilo della concretizzazione. Già al 10’ è il non più giovane ma sempre valido Sgroi, che arriva vicinissimo al gol, deviando in porta con un preciso colpo di testa una palla, servitagli a puntino da Camarda, in una delle sue numerose sgroppate in avanti. Al 29’ lo stesso attaccante costringe ad un difficile intervento aereo il portiere ospite, lesto a neutralizzare un pericoloso campanile. Ancora l’inossidabile punta letojannese al 54’ mette a dura prova con una precisa incornata la bravura dell’estremo difensore avversario, che si disimpegna a dovere, bloccando provvidenzialmente la sfera. Entra, quindi, in azione il giovane goleador Calì al 70’ con una bordata in mezza rovesciata in piena area, che il guardiano dei pali peloritano riesce a stento a deviar in calcio d’angolo. La compagine guidata da Sapone si difende come può, senza impensierire minimamente il reparto arretrato dei locali, in grado di sventare regolarmente ogni tentativo di incursione in area. Mentre l’undici di casa continua a picchiare nel tentativo di sfondare la porta difesa egregiamente da Cuoco, che al 74’ avrebbe potuto essere beffato dal funambolo Nicita, subentrato a Bucolo, autore di una splendida rovesciata con la sfera, che finisce, però, fra le braccia del portiere. Ma la rete, cercata per tutto l’arco della partita, arriva quando tutti meno se l’aspettano, al 92’, al di là addirittura della classica “Zona Cesarini”. A far sorridere il numeroso pubblico amico, presente sugli spalti del “Comunale”, è stato, come dicevamo prima, il terzino Smiroldo, con un’autentica fucilata, sfuggita completamente all’attenzione dell’esterrefatto ed incolpevole estremo difensore.
Antonio Lo Turco
Antonio Lo Turco