Mazzata del giudice sportivo della Figc di Messina nei confronti del Real Taormina, dopo i “fattacci” verificatisi alla fine della partita di Terza categoria Real Taormina-Motta del 6 gennaio 2010. “Inibizione a svolgere ogni attività fino al 6 gennaio 2012 – spiega il giudice sportivo della Figc – a Riccardo Cacciatore, per contegno offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro durante la gara e per aver ritardato l’uscita dal terreno di gioco dopo il provvedimento disciplinare di allontanamento. A fine gara, lo stesso – continua il giudice – reiterava il contegno minaccioso e offensivo e, nonostante fosse trattenuto a forza, riusciva a divincolarsi e colpiva l’arbitro con un pugno al viso. Squalifica di otto giornate, invece, a Gianluca Gullotta, per contegno offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro e per avergli lanciato contro il pallone, colpendolo in faccia, a fine gara. Due giornate di squalifica a Michele Galeano e Maurizio Musumeci per condotta violenta nei confronti dell’avversario. Ammenda di 150 euro, con diffida, al Real Taormina, per responsabilità oggettiva del comportamento violento dei propri tesserati nei confronti dell’arbitro a fine gara e per il mancato approntamento di adeguato servizio d’ordine”.
Spero che la dirigenza del Real Taormina presenti formale ricorso contro i provvedimenti disciplinari che il giudice sportivo nella propria declaratoria ha inflitto alla società, dopo i fatti accaduti nella scorsa giornata di campionato.
Indubbiamente, ciò che è avvenuto al termine della partita con il Motta, è da condannare, ma le motivazioni con cui il Giudice Sportivo ha giustificato le sanzioni alla società e ad alcuni tesserati sono a dir poco opinabili.
Questo perché molto probabilmente i fatti riportati dal Sig. Motta, arbitro della partita, nel proprio referto si discostano notevolmente da ciò a cui io e decine di altri spettatori abbiamo assistito.
Vorrei ricordare che l’arbitro è il garante del rispetto delle regole del gioco, e che , facente parte dell’AIA è anch’egli un tesserato della FIGC. Detto ciò, vorrei portare all’attenzione dei più, che il regolamento dell’AIA, all’art. 3 comma 2 relativo alla “Potestà Disciplinare”recita così:
“Gli arbitri sono sottoposti alla giurisdizione domestica dell’AIA per la violazione agli obblighi
associativi specificatamente disciplinati dall’art. 40 commi terzo e quarto del presente regolamento, …
L’Art.40, “Doveri degli Arbitri”comma 3 recita:
“3. Gli arbitri, in ragione della peculiarità del loro ruolo, sono altresì obbligati:
a) ad osservare il presente Regolamento, le norme secondarie ed ogni altra direttiva e disposizione
emanata dai competenti organi associativi, nonché a rispettare il codice di etica e di
comportamento;
b) a mantenere tra loro rapporti verbali ed epistolari secondo i principi di colleganza e di rispetto dei
ruoli istituzionali ricoperti;
c) ad improntare il loro comportamento, anche estraneo allo svolgimento della attività sportiva nei
rapporti con colleghi e terzi, rispettoso dei principi di lealtà, trasparenza, rettitudine, della
comune morale a difesa della credibilità ed immagine dell’AIA e del loro ruolo arbitrale;”
Il comportamento che il Sig. Motta, ha tenuto sia durante che ancor più al termine della partita incriminata, è a dir poco vituperabile, e ciò che egli avrà riportato sul referto lo sarà ancor di più.
Gli innumerevoli errori di valutazione e la plateale reazione avuta a un gesto provocazione di un giocatore ha fortemente contribuito a riscaldare gli animi ed a innescare la baraonda finale.
Dagli articoli del regolamento dell’AIA che vi ho riportato si evince come la figura arbitrale debba essere sinonimo di correttezza e moralità, immagine che l’atteggiamento del Sig. Motta ha invece distorto.
L’assenza di un osservatore arbitrale, non può lasciare impunito un simile atteggiamento per questo spero che la società richieda gli atti della partita e sporga un giusto reclamo.
Un gesto davvero discutibile… certe cose in certe partite a prescindere dai squalificati si devono evitare… Cmq Bella partita e bravo cacciatore per il gol parato 🙂