Taormina. Prestigioso riconoscimento internazionale per il taorminese Vincenzo D’Arrò. Il talentuoso artista, classe 1981, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Catania di Marketing Culturale e Comunicazione Pubblicitaria, con all’attivo l’organizzazione di significativi eventi artistico-culturali sul territorio e la partecipazione ad importanti mostre ed affermati premi in Italia ed all’estero, è stato chiamato, infatti, a rappresentare l’Italia alla prima edizione di “ART CAMP MALTA”, svoltosi recentemente tra Palazzo Verdala a Malta e Villa Rundle a Gozo.
Sotto l’egida dell’Ufficio della Delegazione Permanente di Malta nell’UNESCO, attraverso il Centro di Educazione, Scienze e Cultura, e dalla Commissione Nazionale di Andorra dell’Unesco, supportato dai Ministeri maltesi del Turismo, degli Affari Esteri, della Famiglia e Solidarietà Sociale, dell’Educazione e dell’Occupazione oltre che dal Gozo College, l’ART CAMP MALTA è un progetto, lanciato nel 2008 ed inquadrato nel Decennio Internazionale per il Riavvicinamento delle Culture (2013-2022), che l’UNESCO fortemente sostiene nell’intento di rafforzare il ruolo della cultura come strumento essenziale per lo sviluppo sostenibile e la promozione della pace.
All’insegna dello slogan “Il razzismo, la discriminazione e l’intolleranza”, tema conduttore della manifestazione, per una decina di giorni 13 artisti provenienti da Paesi dell’area Mediterranea si sono ritrovati così a Malta, un’isola dalla piccola estensione territoriale ma di grande significato simbolico vista la sua posizione geografica, situata al crocevia di molte culture, dando vita ad un incontro inter-culturale declinato in una pluralità coinvolgente di attività ed esperienze, che ha voluto ribadire, con la forza delle idee e del talento, come l’espressione artistica sia un linguaggio comune e universale.
Così il gruppo dei selezionati – Vincenzo D’Arrò (Italia), Mais Jorba (Spagna), Ismail Karayakupoglu (Turchia),Maja Kirovska (Serbia), Martha Hraoui (Libano), Petya Ilieva (Bulgaria), Maja Dokic Mihajlovic (Macedonia), Nitsan Hamerman (Israele), Adrian Scicluna (Malta), Faust Campama (Andorra), Thea Tini (San Marino), Altayeb Amadaldin (Palestina), Jelena Remetin (Croazia) – tutti giovani artisti emergenti, fiore all’occhiello del panorama culturale mediterraneo, hanno vissuto gomito a gomito, condividendo le proprie differenti culture d’origine, declinando tematiche e linguaggi artistici diversi in più sfaccettature e materializzazioni, evidenziandoli in una visione articolata e prismatica che ha dato vita ad un entusiasmante workshop aperto ad un pubblico, numeroso e partecipe, con cui gli artisti hanno tutto il tempo interagito.
Un grande successo di pubblico e di critica, un’iniziativa lodevole – come ha tenuto ad affermare il ministro per Gozo, Dr. Refalo – sottolineando come “questo progetto dimostri che le arti sono in grado di essere un importante strumento per abbattere le barriere tra le diverse culture e, così, ne deriva la pace“, e che, nella serata finale, ha visto la performance “No World Peace without Peace in the Mediterranean” applaudita dalle massime cariche dello Stato maltese presenti tra il pubblico: dalla Presidente della Repubblica, Dame Marie Louise Coleiro Preca, al Presidente del Parlamento di Malta, Hon. Angelo Farrugia, alla consorte del Primo Ministro, Dame Michelle Muscat.