Taormina. Giovedì 13 gennaio, alle 11, nella splendida cornice della Villa Caronia di via Luigi Pirandello, è previsto un incontro al quale sono stati convocati quanti hanno già prenotato le date per realizzare gli spettacoli nell’area storica del Teatro Antico. Un’autentica battaglia, questa, che spesso cozza anche con le esigenze di una cittadina che vive un’attività parallela a quella del Teatro Antico. E’ capitato, per esempio, che l’antica cavea non sia stata concessa, per esempio, il 9 luglio, perché in concomitanza la festa di S. Pancrazio, il patrono della città. A seguito di questa naturale esigenza è scoppiata una polemica a livello nazionale. In sostanza la discrasia tra Teatro Antico e territorio è stata sempre palpabile. Tutto va a scapito di un “cocuzzolo” che, fisicamente, non è in grado di sopportare una doppia mole di lavoro. Adesso, però, si vuole correre ai ripari in una caos gestionale che ha sempre messo in difficoltà Taormina. Il sindaco Mauro Passalacqua ha già annunciato che quest’anno, se non verranno prese in considerazione le indicazioni di Palazzo dei Giurati, si prenderanno decisioni anche eclatanti. E’ risaputo, infatti, che, per esempio, la concessione dell’area per realizzarvi gli spettacoli non dipende dalla Casa municipale ma dalla Soprintendenza e dunque dall’assessorato regionale competente. In questi giorni dovrebbe definirsi anche la questione dell’affidamento dei servizi a seguito di una gara d’appalto. Ma la situazione della concessione per gli spettacoli è, realmente, difficile. Mentre negli anni addietro si verificava una delicata accortezza ad affidare l’area storica per un concerto od un altro, adesso si sta registrando un certo permissivismo. Si concede il monumento anche a spettacoli per intrattenere questo o quell’altra convention privata. Si potrebbe prospettare, dunque, il pericolo di sminuire l’importanza dell’area storica che vuole diventare, invece, una sorta di piccola “Arena” di Verona.
La Sovrintendenza, se fossimo in un Paese dove la cultura è segno di civiltà,dovrebbe essa per prima avere rispetto delle vetuste e blasonate “pietre” del Teatro Antico, riservando drasticamente la sua fruizione solo a spettacoli di Teatro, Concerti di musica classica,Lirica,Danza.
Convention private, sfilate e concerti con decibel “a palla” se li faccia altrove…
RAegolamentare, nella maniera assoluta, per salvare il Teatro e la città.