Taormina. Valentina, mamma del piccolo Natale, nato all’ospedale “S. Vincenzo” di Taormina il 30 marzo del 2020, racconta la sua esperienza al Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo “Bambino Gesù” e ringrazia tutto lo staff diretto dal primario Sasha Agati.
“Nella 21esima settimana, durante la visita morfologica – spiega mamma Valentina – viene diagnosticata una cardiopatia congenita al mio bimbo. Io non capivo cosa volesse significare cardiopatia. La ginecologa mi spiegò che il mio bimbo aveva un Truncus Arteriosus tipo 2 e mi consigliò di abortire. Ma io risposi subito di no, perché questo bimbo per me era un miracolo che viveva dentro me, per via di seri problemi di salute avuti poco tempo prima”.
“A distanza di quasi un anno da un intervento serio all’utero, il 3 luglio 2019 scopro che dentro me viveva il mio bimbo. Queste furono le parole che dissi alla ginecologa: il mio bimbo può essere con sindrome down, o altro, non importa. È figlio mio ed è figlio di Dio: quindi porto la gravidanza a termine perché se Dio mi ha mandato il mio Guerriero un motivo ci sarà. Mi propone esami invasivi per approfondire un po’ la situazione, ma io da mamma le ho detto che non farò questo eco-cardio e nessuna amniocentesi o Dna. Mio figlio vive dentro me e io lo dovrò mettere al mondo. Nell’eco-cardio confermano la cardiopatia e anche il cardiologo mi propose di aver tempo dieci giorni per poter abortire ma io con il cuore a pezzi risposi anche a lui: No!, e dissi le stesse cose che avevo detto due giorni prima alla ginecologa”.
“Così mi consigliarono un ospedale di terzo livello e mi dissero Bologna, ma io avendo altri tre bimbi dissi di no, Bologna perché troppo lontano. Un pomeriggio, ormai io non avevo neppure voce e lacrime dal dolore, decisi di cercare su Google un ospedale di terzo livello. E così ho trovato l’ospedale S. Vincenzo di Taormina. Chiamo e prendo appuntamento per gennaio. Essendo nel periodo del Natale mi diedero un appuntamento per il 9 gennaio”.
“Così partii dalla Calabria per arrivare in Sicilia e il dottore mi visitò e anche lui mi confermò la cardiopatia. Mi spiego tutto e non come mi avevano spiegato nell’eco precedente. Ho deciso, quindi, di farmi seguire al Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo Bambino Gesù di Taormina, che ha sede all’interno dell’ospedale S. Vincenzo. Il dottore dell’ambulatorio mi indirizzò da Cinzia Pirti. La coordinatrice infermieristica del Ccpm mi spiegò come funzionavano il reparto e la Terapia intensiva. Cinzia Pirti è una dottoressa dai capelli biondi, un angelo di dottoressa che mi prese subito a cuore, mi spiegò il tutto e io mi misi l’anima in pace”.
“Passano i giorni, passano i mesi e arriva quasi il momento per fare nascere il mio piccolo. Così prenotammo una pensione per poter stare vicino al Ccpm quando il mio bimbo era in procinto di nascere. Per via del Covid-19, però, mi chiamarono dalla pensione, avvisandomi che dovevano disdire la mia prenotazione. Io andai nel panico. Mi misi subito in contatto con la dottoressa Cinzia Pirti che mi prenotò la stanza da Suor Rosario, una bravissima persona disponibile in tutto”.
“Arriva il giorno del parto e io avevo una paura tremenda. Non mi feci fare l’anestesia totale perché volevo vedere il mio piccolo. E così convinsi la ginecologa di Taormina di farmi l’epidurale, ma io ero troppo agitata per la troppa paura per il mio bimbo perché dentro me stava benissimo, ma fuori di me non sapevo cosa poteva accadere”.
“E così il mio piccolo nasce: un bimbo bellissimo. Me lo fecero vedere un secondo e lo portarono subito nella Terapia Intensiva Neonatale dove tutti i medici si presero cura del mio bimbo. Io non lo vidi fino al giorno successivo. Così Natale fu da subito un eroe e così lo misero in degenza. Un regalo bellissimo per me, perché io a nemmeno 18 ore dal taglio cesareo ero già in piedi per andare dal mio Guerriero. Da lì i dottori giorno per giorno si presero cura del mio piccolo”.
“Purtroppo dopo un po’ di giorni il mio bimbo andò in scompenso cardiaco e decisero che il piccolo doveva essere operato. Era il 10 aprile 2020 quando Natale subì l’intervento. Ore interminabili, il tempo sembrava bloccato. Ogni tanto nella sala d’attesa veniva la dottoressa Cinzia Pirti per sapere come stavo e le sue parole furono: Mammì, tranquilla. Mangia qualcosa e non piangere. Ma tutto ciò era difficile. Trascorrono diverse ore. Alle 18 finalmente escono il dottor Sasha Agati e il dottor Enrico Iannace e le loro parole furono: Stanchi ma felici. L’intervento è andato bene. Io con le lacrime agli occhi dissi: Dite davvero dottore?, e li ringraziai con le lacrime”.
“Oggi per le persone può essere un giorno normale, ma per noi no perché oggi 10 aprile 2021 il mio bimbo compie un anno dalla sua rinascita. Il dottore Sasha Agati, il dottore Davide Petruccelli e tutta l’équipe del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo di Taormina hanno fatto rinascere il mio piccolo per la seconda volta. Io l’ho messo al mondo, ma gli angeli più speciali del pianeta l’hanno fatto nascere per la seconda volta. E io dico grazie ogni giorno perché insieme a me c’è il mio piccolo Guerriero. Gli Eroi esistono e io ce l’ho con me, nelle mie braccia. Sono fiera di aver scelto il Ccpm perché mi sono fidata da subito dei meravigliosi dottori che ci sono”.
“Un grazie speciale va alla dottoressa Cinzia Pirti e al dottor Davide Petruccelli perché per ogni mia preoccupazione, ogni mio dubbio, basta scrivere un messaggio e loro si mettono subito a disposizione in qualsiasi momento della giornata. Grazie di cuore a tutti voi. Grazie di quello che avete fatto per il mio bimbo. Io sono fiera di me stessa, perché ho seguito il mio istinto materno per fare nascere il piccolo Natale. E voglio dire a tutte le persone che scoprono queste cardiopatie: seguite il vostro guerriero e non perdete mai la speranza. Grazie a tutta la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Viva la vita, viva l’Italia”.