Taormina. “Taormina città dell’amore”: la “Perla dello Jonio” conferma di esserlo a livello mondiale. Due americani, un uomo e una donna, infatti, l’altro ieri pomeriggio, al Palazzo Duchi di S. Stefano, si sono giurati “amore eterno” con un’apposita cerimonia comunale. Lui si chiama Alan Boomer, lei si chiama Anne Ryan: in vacanza per qualche giorno nella capitale siciliana del turismo, i due hanno deciso di “sposarsi” solo simbolicamente. Nessun matrimonio ufficiale, quindi, ma solo una “dichiarazione d’amore” davanti al consigliere comunale Pina Raneri, nella fattispecie “Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Taormina per delega ricevuta”. Nel ruolo di interprete si è calato il giovane Livio Sferra, che subito dopo la cerimonia, insieme alla stessa Pina Raneri e a Giovanna Arcidiacono, ha fatto da cicerone alla coppia “a stelle e strisce”, che ha voluto girovagare per il centro storico per ammirare le bellezze del nostro paese. Alan Boomer e Anne Ryan, nei prossimi giorni, visiteranno altre località della Sicilia, ma torneranno presto a Taormina per il “vero” matrimonio civile. Entrambi hanno espresso il desiderio di farsi sposare, in un prossimo futuro, proprio da Pina Raneri, che in effetti, l’altro ieri, è stata una vera “padrona di casa”. Il consigliere comunale ha anche “omaggiato” gli ospiti di un particolare oggetto in ceramica che riportava lo stemma del Comune di Taormina.
Sorprende come si autorizzi l’uso della fascia tricolore per una “semplice promessa di matrimonio”, quindi un evento non ufficiale nè registrabile amministrativamente. Sorprende poi l’uso della stessa fascia da parte di un semplice consigliere comunale. La circolare del Ministero dell’Interno n.5/98 che regola l’uso della fascia tricolore, lascia trapelare infatti la illegittimità dell’uso della fascia da parte di soggetti rappresentanti dell’amministrazione delegati a partecipare a qualsiasi manifestazione ufficiale, in quanto la fascia medesima, dal contesto interpretativo che ne deriva, configurerebbe il distintivo del Sindaco quale capo dell’amministrazione ( ruolo e funzione, non certo persona fisica, quindi utilizzabile dal vice-sindaco in qualità di sindaco pro-tempore), e non di quest’ultima, la quale è dotata, per analoghi fini distintivi, di ulteriori simboli (gonfalone, stemma) utilizzabili in conformità alle previsioni normative vigenti.