Taormina. Nella mattinata di ieri è giunta all’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Roma – Fiumicino, proveniente dalla Romania, una cittadina rumena di 31 anni, Teodora C., ricercata in ambito internazionale per rapina, detenzione di sostanze stupefacenti e lesioni; ad attenderla allo scalo romano vi erano anche i carabinieri della Compagnia di Taormina, i quali hanno proceduto alla notifica del provvedimento di esecuzione per la carcerazione, emesso il 21 luglio 2011 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Messina. La donna era stata arrestata lo scorso 6 settembre, a Cluj (Romania) sua città natale, dopo una complessa attività investigativa condotta dall’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia Carabinieri di Taormina in collaborazione con l’Interpol e la Polizia rumena. La donna era ricercata dal gennaio 2009 in quanto già destinataria di un provvedimento cautelare emesso il 7 gennaio 2009 dal Tribunale di Messina a seguito di una rapina perpetrata a Taormina nell’aprile del 2008 ai danni di un anziano originario di Linguaglossa. In particolare, la notte del 26 aprile 2008, la donna, unitamente ad un’altra “collega”, con la promessa di trascorrere una “piacevole serata” aveva attirato l’uomo in una zona isolata nelle campagne di Taormina. In tale circostanza, spacciandolo per un innocuo bicchiere di vino, le due donne avevano invece offerto un micidiale cocktail di barbiturici, anfetamine ed oppiacei all’ignara vittima che, a quel punto incapace di intendere e di volere, era stata poi depredata di vari oggetti in oro e circa 1.000 euro che aveva con sé. Evidentemente, al fine di impedire una qualsiasi reazione dell’anziano, le donne avevano anche infierito sulla vittima, ferendola alla gamba e lasciandola priva di sensi. L’uomo infatti si era risvegliato l’indomani in un letto dell’ospedale taorminese, ove era stato nel frattempo ricoverato, grazie al tempestivo intervento di una pattuglia dei carabinieri, allertata da una telefonata pervenuta alla Centrale Operativa della Compagnia di Taormina. Il malcapitato era stato poi dimesso dopo tre giorni, con una prognosi di 5 giorni s.c.. Le immediate indagini condotte dai carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Taormina avevano consentito di identificare la donna in una delle responsabili, ma al momento dell’emissione del provvedimento cautelare in carcere, il successivo 7 gennaio 2009, la donna si era già resa irreperibile. Le ricerche errano state pertanto estese sia in ambito nazionale che europeo, ritenendo che la citata T. C., avesse fatto rientro nel paese di origine al fine di sfuggire alla cattura. Lo scorso 7 luglio 2011, il Tribunale di Messina, a conclusione del processo, ha emesso una sentenza definitiva di condanna nei confronti della cittadina rumena alla pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione ed al pagamento di una multa di 1.000 euro. Le indagini dei carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Taormina, coordinate dalla Procura Generale presso la locale Corte d’Appello, avevano consentito di rintracciare la donna nella sua città natale in Romania. I carabinieri hanno pertanto attivato, attraverso il Ministero dell’Interno, le procedure di cooperazione internazionale, indirizzando la polizia rumena verso l’indirizzo della ricercata. T. C., dopo le formalità di rito, è stata associata presso il Carcere femminile di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.