Taormina. I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Taormina (diretti dal capitano Angelo Vitiello) hanno smascherato truffe ai danni delle compagnie assicurative. Su disposizione del Gip del Tribunale di Messina, sono state notificate 11 ordinanze di custodia cautelare (di cui 2 in carcere) e inoltre sono stati sequestrati veicoli e rapporti bancari. Smantellata una banda specializzata nell’organizzazione di falsi sinistri, con la complicità di personale sanitario, funzionari pubblici e avvocati. Tra il 2012 e il 2013 un centinaio gli incidenti fasulli lungo la fascia jonica del Messinese e del Catanese: in media ciascuno fruttava al sodalizio 10.000 euro di indebita liquidazione dalle compagnie assicurative, all’oscuro del meccanismo. Nel fascicolo risultano indagate complessivamente 50 persone, mentre la magistratura ha disposto il sequestro preventivo di 11 immobili, 18 veicoli e depositi bancari per quasi 3 milioni di euro. Di particolare rilevanza era la posizione di un medico del Pronto soccorso dell’Ospedale “S. Vincenzo” di Taormina, il quale a fronte del rilascio di certificati falsi riceveva o accettava la promessa di somme di denaro. In carcere sono finiti un 53enne di Giardini e un 56enne di Giarre. Gli altri 9 arrestati si trovano ai domiciliari. Le ipotesi delittuose vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, alla corruzione e al riciclaggio di proventi illecitamente recuperati. La Guardia di Finanza di Taormina, in tal modo, ha consentito di individuare quei “furbetti”, la cui condotta risulta essere una delle cause di aumento delle tariffe dei premi assicurativi pagati dagli onesti cittadini.