Taormina. “Sono ormai quattro giorni che i lavoratori Asu dei Beni Culturali scioperano e protestano davanti ai maggiori siti culturali della Sicilia, senza che il Governo regionale dia alcun segno di voler affrontare la situazione”: è quanto si legge in una nota di vari sindacati, inviata al nostro giornale dal lavoratore Asu, Salvatore Caltabiano.
“Questa prolungata indifferenza – si legge – è l’ennesima prova della totale mancanza di rispetto e considerazione verso chi, da anni, con dedizione e professionalità, mantiene vivo il patrimonio culturale della nostra isola. Oggi, i lavoratori Asu della provincia di Messina si sono radunati davanti al Teatro Antico di Taormina, un sito che accoglie milioni di turisti ogni anno. È scandaloso che in un luogo di tale importanza, cosi come in tutti i siti dell’isola si continui a utilizzare lavoratori senza diritti e senza un regolare contratto di lavoro. Questa situazione è emblematica dell’atteggiamento irresponsabile e miope del Governo Regionale nei confronti del nostro patrimonio culturale e di chi lo custodisce. Ciò che rende questa situazione ancora più intollerabile è che i lavoratori stanno semplicemente chiedendo l’immediata applicazione di una legge proposta dallo stesso Governo e votata all’unanimità da tutti i parlamentari regionali a gennaio scorso, sia ancora pretestuosamente inapplicata, lasciando i lavoratori in un limbo di incertezza e precarietà. Di fronte a questa vergognosa situazione, lo sciopero e il blocco delle attività nei siti culturali e nei musei dell’isola proseguiranno. Se il Governo Regionale continuerà a ignorare le legittime richieste dei lavoratori, l’agitazione si protrarrà fino al 4 agosto, per un totale di 10 giorni di protesta. La lotta continua, più determinata che mai. Non ci fermeremo finché non otterremo giustizia e dignità per tutti i lavoratori Asu dei Beni Culturali”.