Taormina. Ecco una sintesi del discorso che il presidente del Club Unesco di Taormina, Giuseppe Tindaro Toscano, ha tenuto durante il meeting: “Omaggio a Taormina – La Chiesa di S. Pancrazio”. “Nella qualità di presidente del Club UNESCO di Taormina Valli d’Alcantara e d’Agrò, desidero rivolgerVi un caloroso saluto di benvenuto a questo incontro dal titolo Omaggio a Taormina – La Chiesa di San Pancrazio – Excursus storico artistico e necessità urgenti di restauro. Un sentito ringraziamento rivolgo a Padre Salvatore Sinitò per averci concesso l’utilizzo della Chiesa che, in questa occasione, è l’oggetto principale delle nostre attenzioni. Un grazie particolare ai relatori Padre Alessio Jeromonaco, eremita messinese di rito greco-bizantino; Cettina Rizzo, taorminese fortemente legata alla conservazione e valorizzazione dei beni storici, artistici e paesaggistici della propria città ed ad Angelo Cristaudo restauratore accreditato presso l’istituto del restauro della Regione Siciliana e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Prima di dare inizio ai lavori illustrerò, in estrema sintesi, alcune delle principali finalità dell’UNESCO, anche per inquadrare le iniziative del nostro Club nel contesto della città di Taormina. Muoverò comunque da più lontano e precisamente dall’art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana che cita: la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Questo articolo non trova riscontro in altre costituzioni occidentali e mostra la contemporaneità della nostra Costituzione entrata in vigore il 1° Gennaio 1948 e la capacità e la lungimiranza dei Padri Costituenti di individuare valori e diritti che solo in seguito hanno mostrato appieno la loro forza ed essenzialità nel promuovere lo sviluppo sociale, culturale ed economico della società in cui viviamo. Infatti il patrimonio culturale dà un contributo significativo, spesso sottovalutato, alla crescita e alla creazione di posti di lavoro ed è anche una risorsa fondamentale per lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale. Un momento fondamentale dell’UNESCO è costituito dall’approvazione della Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, conseguito nel corso della Conferenza generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione,la scienza e la cultura,riunita a Parigi dal 17 ottobre al 21 novembre 1972 e ratificato dallo Stato Italiano con la Legge n.184 del 6 aprile 1977. Ciò ha determinato un’accresciuta sensibilità generale che ha contribuito ad elaborare una normativa nazionale e internazionale sul patrimonio Culturale e Naturale delle Nazioni. In sintesi i Beni Culturali sono stati riconosciuti patrimonio della collettività e pertanto le Istituzioni, le Associazioni ed i singoli cittadini devono contribuire alla loro tutela. I Beni culturali infatti costituiscono una risorsa economica sia per l’area dove sono ubicati che per il circondario. La loro tutela e conservazione necessariamente coinvolge i Club UNESCO operanti nel territorio,in accordo con le Autorità competenti. Del resto la convenzione UNESCO del 1972 sottolinea l’esigenza dell’impegno di tutta la società civile nell’azione di salvaguardia dei beni. Fortemente convinti di questo, il Club UNESCO di Taormina Valli d’Alcantara e d’Agrò si offre come risorsa per la Città di Taormina e il suo ampio comprensorio, perché i suoi straordinari beni culturali, ambientali e paesaggistici vengano tutelati nel migliore dei modi. Partiamo quindi – qui ed ora – da questa splendida Chiesa, con quel che contiene e rappresenta per il territorio e per l’intera comunità taorminese. Sicuri di essere perfettamente in linea con gli orientamenti dell’UNESCO a tutela della cultura, dell’arte e dell’educazione per le generazioni di oggi e di domani”.