Taormina. “Non vediamo l’ora di aprire tutti i siti al pubblico e siamo avanti con la programmazione 2021. Torneranno le amatissime visite serali al Teatro Antico, nuovi percorsi a Isolabella, una mostra d’arte contemporanea a Palazzo Ciampoli e in primavera nell’area archeologica di Naxos i visitatori potranno assistere dal vivo al restauro di tre grandi àncore recuperate da relitti sommersi nella baia”: il direttore del Parco Archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano, guarda al futuro con grande fiducia. “Piuttosto – spiega – ci auguriamo che i siti monumentali, a differenza di adesso, possano presto aprire, con accessi numerati e prenotazioni, anche nei weekend. Una scelta strategica e indispensabile, questa, per mettere in moto l’economia delle città turistiche se pensiamo che, ognuno nel nostro piccolo, durante la settimana siamo impegnati a lavorare e la macchina del turismo nazionale e internazionale è ancora ferma”.
C’è attesa soprattutto per la riapertura del Teatro Antico di Taormina, ancora per qualche giorno chiuso al pubblico a causa di alcuni lavori alla cabina dell’Enel che fornisce energia elettrica all’intera città. Il grande giorno dovrebbe essere lunedì 8 marzo, con il personale di custodia e i dipendenti di Aditus (la società che gestisce i servizi aggiuntivi) pronti ad accogliere nuovamente i visitatori. In questi mesi, i custodi della storica cavea taorminese non sono stati fermi, anzi si sono rimboccati le maniche e hanno riqualificato il sito con interventi mirati di pulizia.
“In questo periodo critico sotto diversi punti di vista – spiega Tonino Emanuele, coordinatore del personale di custodia del Teatro Antico – abbiamo continuato a fare quello che era già stato fatto durante il lockdown della scorsa primavera. Grazie alla buona volontà di alcuni colleghi e in particolare di Giuseppe Spadaro e di Giuseppe Miceli, quest’ultimo appartenente a una ditta esterna, stiamo portando a compimento la pulizia del Teatro e di alcuni sentieri. In questi ultimi giorni è stata sistemata l’area adiacente la biglietteria che si trova nella parte bassa del sito, a pochi passi dalla villa comunale. Da parte mia il ringraziamento va ai colleghi per l’ottimo lavoro svolto e un grazie va anche alla direttrice Gabriella Tigano che ci ha dato la possibilità di svolgere questi lavori. I custodi, con grande impegno e forza di volontà, hanno potato anche alcuni alberi. Il Teatro Antico, che è il sito archeologico più bello del mondo, adesso è pronto per la riapertura, prevista per lunedì 8 marzo. E se l’eruzione dell’Etna continuerà, i visitatori che verranno a trovarci potranno godere di uno spettacolo unico”.
“In queste settimane – dice Giuseppe Spadaro – abbiamo ripulito alcune aree abbandonate, visibili ma non accessibili ai visitatori. Lo abbiamo fatto per l’utenza che si prepara ad ammirare nuovamente il Teatro Antico, ma anche per noi stessi. Il posto di lavoro è come casa propria e quindi è opportuno tenerlo pulito. Nella fattispecie abbiamo potato diversi alberi, abbiamo eliminato le erbacce e abbiamo ripulito i vari sentieri. Il nostro augurio è che tutto possa tornare presto alla normalità. Da lunedì 8 marzo finalmente si riparte, nella speranza che nel giro di qualche mese anche i turisti provenienti dall’estero possano tornare a viaggiare come sempre. Noi siamo fiduciosi e ci prepariamo ad accogliere i visitatori con la cortesia e il sorriso che hanno sempre contraddistinto il personale di custodia del sito archeologico”.
“Grazie all’interessamento del direttore del Parco, Gabriella Tigano e dell’impresa con cui collaboro – afferma Giuseppe Miceli – ho avuto la possibilità di continuare a lavorare. Sono felice di aver dato il mio contributo per la riqualificazione del Teatro Antico. Il mio grazie va anche all’amico Tonino Emanuele, che ama Taormina e la Sicilia alla follia”.