Taormina. Una straordinaria serata di cultura, divertimento, letture, riflessioni ha aperto Taobuk, il Festival Internazionale del Libro di Taormina, inaugurato ieri. Neanche la pioggia è riuscita a scoraggiare il numeroso pubblico di Taobuk che ha affollato la sala del grande albergo di Taormina dove è stata spostata, a causa del maltempo, l’inaugurazione prevista al Teatro Antico. A fare gli onori di casa la presidente del Taormina Book Festival, Antonella Ferrara, il presidente del comitato scientifico di Taobuk, Franco Di Mare, e il sindaco del Comune di Taormina Eligio Giardina. “Siamo estremamente soddisfatti di essere giunti a questa terza edizione – ha dichiarato la presidente Ferrara – stasera abbiamo l’onore e il piacere di ospitare personaggi importanti come il premio Strega Walter Siti, Franco Di Mare con il quale ben quattro anni fa è nata l’idea di Taobuk, che presenta “Il paradiso dei Diavoli”, e il noto giornalista e scrittore Beppe Severgnini che presenta il suo ultimo libro “Italiani di domani, otto porte sul futuro” con il contributo dei giovani, in una performance particolarmente accattivante. Ancor di più siamo soddisfatti del nostro pubblico che continua a seguirci con tanto affetto come dimostrato stasera. Ringrazio il sindaco Giardina, le associazioni e le aziende private che ci sostengono con grande impegno e i cui titolari sono qui oggi con noi a riprova del fatto che hanno creduto in questa iniziativa che sta crescendo ogni anno di più”. “L’aver dovuto scegliere tra tanti titoli quest’anno non è stato facile – ha affermato Di Mare – in Italia escono ogni anno ben 60.000 titoli a fronte di un numero esiguo di lettori, soltanto 3 milioni e mezzo, quelli da un libro al mese come riferisce un bellissimo saggio Chi legge oggi in Italia di Giovanni Solimine. Per noi non esiste una letteratura di serie A e una di serie B, noi vogliamo solo che il nostro Festival ospiti Le belle lettere, come recita il sottotitolo del nostro festival. Letteratura e poesia in particolare sono le categorie che ci interessano perché, secondo noi, nobilitano l’idea del libro”. Walter Siti presentando la sua ultima fatica con cui ha vinto il premio Strega 2013, dal titolo “Resistere non serve a niente”, ha parlato della trama del libro in cui descrive un intreccio tra finanza, politica, malavita, insomma quella che lui chiama “zona grigia” fatta di banchieri, di broker senza scrupoli e politici corrotti, malavitosi di seconda generazione, con contorno di belle ragazze pronte a tutto pur di fare strada. A fare da sfondo il lusso più sfrenato, tra feste patinate e sesso. Protagonista è Tommaso, ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza e altri personaggi a tutto tondo che si muovono tra politica corrotta, economia internazionale e criminalità, specchio di una società che ormai volge verso il deterioramento morale in cui vale solo il denaro e la spregiudicatezza. “Prima di scrivere questo libro –ha spiegato Siti- mi sono naturalmente documentato e mi sono reso conto che ciò che non va nel sistema finanziario mondiale, non solo italiano, è che troppo peso viene dato ai numeri, ai diagrammi. Quindi resistere è sicuramente ciò che si può fare oggi ma quello che si deve fare, soprattutto, e purtroppo non ci sta riuscendo neanche il presidente degli Stati Uniti Obama che un certo potere ce l’ha, è cambiare questo sistema”. Dell’Italia e soprattutto degli “Italiani di Domani” ne ha parlato anche Beppe Severgnini il quale, divertendosi e divertendo il suo pubblico, ha spiegato che l’Italia deve pensare in avanti e soprattutto un “uomo che a 50 anni non capisce che deve restituire qualcosa, soprattutto ai giovani, è un cretino. Tutti noi dobbiamo cercare di dare consigli ai nostri figli, capire le loro inclinazioni e capacità, a partire dagli insegnanti che hanno un ruolo fondamentale. Gli zii ad esempio –ha poi detto Severgnini- sono importantissimi perché noi genitori siamo troppo coinvolti emotivamente per comprendere bene le predisposizioni dei nostri ragazzi”. Severgnini ha voluto che accanto a lui, nella presentazione del libro, ci fossero soprattutto giovani, studenti. Ieri sera erano presenti i ragazzi di alcune scuole di Santa Teresa Riva e Siracusa che hanno letto alcuni brani del libro diviso in “otto porte sul futuro, cioè otto suggerimenti per i giovani, tutti “con le “T” – come Taobuk, Trinacria, Taormina, ha detto scherzando Severgnini – e cioè talento (Siate brutali), tenacia (Siate pazienti), tempismo (Siate pronti), tolleranza (Siate elastici), totem (Siate leali), tenerezza (Siate morbidi), terra (Siate aperti) e testa (Siate ottimisti. Dietro le otto porte – ha concluso Severgnini – non c’è necessariamente il successo. Ma di sicuro c’è una vita – e un’Italia – migliore”. Tra Siti e Severgnini il presidente del comitato scientifico Franco Di Mare ha presentato il suo romanzo “Il Paradiso dei Diavoli”, un libro che racconta la storia di alcuni personaggi, “i diavoli”, che si muovono in una Napoli dove Di Mare ha le sue radici e che rimane imbrigliata in un dualismo “ontologico”: bellezza e minaccia, aristocrazia e plebe che si incolpano a vicenda della povertà che li circonda. Il Paradiso è quindi la città del sole, Napoli, che Di Mare presenta con la passione di chi è nato in quella città e ci ha vissuto e sente ancora un forte legame con lei. Il 22/9, a partire dalle ore 18.30 al San Domenico Palace di Taormina, sarà la volta del vicedirettore di Raiuno Maria Pia Ammirati con il libro “La danza del mondo” e del magistrato Nicola Gratteri con il suo “Dire e non dire”. In serata, alle ore 21, all’Hotel Metropole, un autore internazionale di grande successo, l’israeliano Eshkol Nevò, presenterà “Neuland”.