Uno dei leitmotiv della terza edizione di Taobuk sono state le relazioni interpersonali, i rapporti di coppia, gli incontri e gli scontri d’amore. Si è iniziato con la giornalista scrittrice Maria Pia Ammirati e il suo ultimo romanzo “La danza del mondo, presentato sapientemente da Franco Di Mare domenica 22 settembre. Il romanzo della Ammirati è la storia di una donna giovane, Linda, che abbandona la famiglia e la casa e decide di fuggire per cercare una nuova vita. Alle spalle Linda lascia un marito e un amante e il ricordo di una maternità mancata. Si è continuato poi nella splendida cornice della terrazza dell’Archivio storico con Daria Bignardi, anche lei giornalista-scrittrice, e il suo ultimo romanzo “L’acustica perfetta”. L’autrice intervista da Maria Pia Farinella ci ha parlato di Arno e Sara, i protagonisti del suo romanzo; che s’incontrano da bambini e subito s’innamorano, finché un pomeriggio d’estate lei lo lascia. I due si ritrovano molti anni dopo, decidono di sposarsi e per un certo periodo tutto scorre liscio, sino a quando Arno una mattina non sarà costretto a chiedersi chi è davvero la persona con cui ha vissuto per tredici anni. “Mancarsi” di Diego Silva è il terzo romanzo in questione, un libro breve ma intenso, presentato il 25 settembre da Alessia Gazzola, una storia d’amore perfetta tra due persone “che si sfiorano sempre senza incontrarsi mai”. La vita di Nicola e Irene c’è raccontata a capitoli alterni da un osservatore esterno. Il luogo dove i due potrebbero incontrarsi è un vecchio bistrot. Di fatto, Irene e Nicola si siedono sempre allo stesso tavolo, guardano compiaciuti un poster sbiadito di Buster Keaton, ma tutto questo avviene in orari diversi. Ogni volta che Nicola arriva, Irene è appena andata via. De Silva lascia aperta la fine forse, infatti, i due casualmente nel bistrot nello stesso momento, potrebbero finalmente incontrarsi. I protagonisti di “Mancarsi” sono disegnati in maniera netta: Irene è una donna irrequieta che cerca invano di essere felice, lascia il marito, si fa un giovane amante, Valerio, ma non vuole coinvolgersi più di tanto; Nicola, invece, è un uomo solo, vedovo, confusamente addolorato dalla perdita di una moglie, Licia, che non amava più da qualche tempo. La simpatia o meglio la tenerezza del lettore non può non rivolgersi verso Nicola che rischia di passare da una moglie anaffettiva a una compagna troppo presa da se stessa. Anche se scrutando nei loro pensieri, si capisce che entrambi sono alla ricerca del vero amore, quello che li completi e li contamini, e incontrarsi potrebbe essere una buona occasione. Il punto di vista di De Silva nell’affrontare il delicato argomento, rapporto uomo-donna, rimane irrisolto, il lettore sceglierà la soluzione finale, mentre per Ammirati e Bignardi la fuga, una fisica e l’altra psicologica, può esserne un assolvimento. Linda e Sara, infatti, si assomigliano, sono entrambe donne complesse, irrisolte, confuse tra il mal di vivere e l’essere donne, i loro mariti, invece, sono uomini razionali ed equilibrati che non riescono a entrare in sintonia con loro.
Milena Privitera