Taormina. Svetlana Aleksievič, Mario Varga Llosa, Giorgio Montefoschi per la letteratura, Pupi Avati per il cinema, Mario Brunello e Brunori Sas per la musica: il magnifico sestetto dei Taobuk Award 2020 ha esaurito in ogni ordine di posti il Teatro Antico che ha ospitato la serata di gala della decima edizione di Taobuk, il festival ideato e diretto da Antonella Ferrara. Ed è un peccato, per i limiti imposti dal contenimento del Covid, non aver potuto soddisfare le migliaia di prenotazioni pervenute.
“Pur nel disagio di un’emergenza che è planetaria, siamo stati spinti ad andare avanti – ha detto Antonella Ferrara, che ha affiancato nella conduzione il giornalista del TG1 Rai Alessio Zucchini – dalla forza che danno i libri. Per questo Taobuk riparte con tutte le sue energie nel segno dell’entusiasmo, concept e tema di questo decennale”.
Ancora una volta il festival internazionale del libro di Taormina propone la letteratura in stretto connubio con le altre arti. Il sostegno delle istituzioni, prima fra tutte la Regione Siciliana e il Comune di Taormina, e il contributo degli sponsor si rispecchia nei rappresentanti chiamati via via a consegnare i riconoscimenti: un rito quasi virtuale, giacché i bellissimi premi dei maestri orafi Alvaro e Correnti vengono solo mostrati, mai toccati, sempre nel rispetto delle regole imposte dalla pandemia. In un’atmosfera carica di significato ed emozioni, colonna sonora di una serata destinata a restare a lungo nella memoria di chi era presente è l’Orchestra Sinfonica Siciliana: una nuova sinergia stretta da Taobuk con la Fondazione guidata dal sovrintendente Antonio Marcellino.
E se il tema di Taobuk 2020 è l’entusiasmo, il primo ad accendere la platea è lo scrittore Mario Vargas Llosa, Premio Nobel 2010, che ha ricevuto il Taobuk Award for Literary Exellence dalle mani dell’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina.
“La mia vocazione – ha sottolineato Llosa con il carisma e la schiettezza che caratterizzano uno tra i massimi scrittori dell’ultimo cinquantennio – è stata fin da bambino la scrittura. Se mi sono dedicato per qualche tempo alla vita politica è stato solo per un sorta di imperativo morale di fronte alla democrazia negata ai miei connazionali. In questo senso c’è stato un politico fuori dal comune che è Mandela, è un esempio da seguire, anche dai Paesi cosiddetti civilizzati. Se c’è oggi un politico che mi piace? Certo non è Donald Trump e spero che il prossimo Presidente degli Stati Uniti non sia come lui”.
Subito dopo tocca a Mario Brunello esaltare la cavea millenaria facendo vibrare il suo violoncello con Bach e Piazzola: “Stasera ho scelto di trascorrere dal barocco ai nostri giorni, perché la grande musica non conosce generi e confini, come l’aspirazione alla pace, alla giustizia, alla verità”. A consegnare il Taobuk Award è Daniele Maver, presidente Jaguar Land Rover Italia.
Senza soluzione di continuità lo spettacolo prosegue e a conquistare gli spettatori è la progettualità inestinguibile di Pupi Avati, che da ultraottantenne parla della età avanzata come quella in cui mai chiudersi in sé ma attivarsi per le cose che devi ancora fare: “Nel mio caso – ha rivelato – un film dedicato a Dante, attraverso la tradizione dantesca giunta fino a noi dalla ricostruzione e dalla lectura Dantis ideata da Boccaccio. Bisogna dare tutto ciò che si ha dentro nell’ultima fase della vita, quella in cui comincia il disapprendimento, cammino inverso che riporta all’infanzia. Perché l’uomo dà il meglio di sé quando si confronta con la propria vulnerabilità e decadenza”. A consegnare il Taobuk Award è Giovanni Moschella, prorettore vicario dell’Università degli studi di Messina.
Ad infiammare la platea, tra un intervento e l’altro sono altresì le evoluzioni e l’intensa espressività di prestigiosi danzatori di scuola classica: Davide Dato, primo ballerino dell’Opera di Vienna, e l’ensemble Les Italiens de l’Opéra, formato da Alessio Carbone, primo ballerino del teatro parigino, con Andrea Sarri e Letizia Galloni: a loro le menzioni speciali consegnate da Gabriella Tigano, direttore del Parco archeologico Naxos Taormina. Del pari notevole il virtuosismo del soprano Ekaterina Bakanova: anche a lei una menzione speciale consegnata dal sindaco Mario Bolognari.
Giunge intanto la grande emozione per l’ingresso di Svetlana Aleksievič, voce libera della Bielorussia e persona scomoda per il regime ultraventennale di Lukashenko, come sottolinea Antonella Ferrara. Da quando una settimana fa la scrittrice, insignita del Nobel nel 2015, ha lasciato Minsk per motivi professionali e personali sono in tanti a chiedersi se tornerà in patria. “Tornerò – ha assicurato – a meno che non sia il dittatore ad impedirmelo”. Ha paura? chiede Alessio Zucchini con la sensibilità che sa associare alla sapiente professionalità. “Non bisogna lasciarsi trasportare dalla paura – risponde Aleksievič – ma opporsi alla violazione dei più elementari diritti civili, la libertà di espressione, la libera circolazione delle persone”. Ed esalta il ruolo delle donne. “In una società patriarcale come quella bielorussa, che negli ultimi 25 anni ha preferito subire e restare in letargo, le donne hanno dimostrato che è arrivato per loro il momento di raccontare e fare la storia. Basti citare il sostegno alla presidente legittimamente eletta, che è appunto una donna. Vi hanno creduto più degli uomini”. E quanto possono aiutare le sanzioni Ue? “Sono troppo blande, l’Europa dovrebbe fare di più”. Aleksievič iscrive se stessa nel solco della grande traduzione letteraria russa: “Il mio autore di riferimento è Tolstoj, ogni suo personaggio urla la propria verità e io voglio dare voce a quelli che nessuno ha mai ascoltato, perché sono quelle le persone che fanno la storia”. A consegnarle il Taobuk Award for Literary Excellence è il sindaco di Taormina Mario Bolognari .
Terzo e non meno importante Taobuk Award per l’eccellenza letteraria va a Giorgio Montefoschi, Premio Strega 1994, che ha colpito l’uditorio con il suo soffermarsi sul “Desiderio” (questo è il titolo del suo ultimo romanzo) di assoluto che caratterizza l’uomo. Da Montefoschi viene anche l’elogio della letteratura d’impegno civile “alla quale è più facile dare corso – ha sottolineato – laddove la tragedia di guerre e soprusi rende la politica argomento serio e contesto di riferimento. Non così in Europa e in genere nelle nazioni occidentali più ricche e in astratto più evolute: qui la politica è ridotta ad una commedia, una burletta, gossip. In questo senso autori come Llosa, Aleksievič o gli israeliani Oz e Yehoshua, tanto per fare alcuni nomi, hanno tra virgolette la fortuna di raccontare storie di gente comune ma da un osservatorio tragicamente e orrendamente connotato”. A consegnare il riconoscimento l’assessore regionale alla Cultura e all’identità Siciliana Alberto Samonà.
Entusiasmo da stadio per il calabrese Brunori Sas, al secolo Dario, con i suoi brani che esaltano la più alta espressione cantautorale. Vincitore del Premio Tenco e del Nastro d’Argento per la migliore colonna sonora, ha cantato e raccontato l’uomo, già evocato pochi minuti prima da Avati, che sa mettersi a nudo nella propria fragilità. A premiarlo con il Taobuk Award Bernardo Campo, commissario straordinario della Fondazione Taormina Arte Sicilia.
Ampio spazio anche arriva dunque al contest Taotim “Entusiasti digitali”, con Carlo Nardello, Chief strategy Customer experience and transformation officer TIM, che ha consegnato i premi a Emiliano Romeo (per la scrittura), ad Alessandro Di Francesco (per il video), a Clorinda Galasso per la fotografia. La serata di gala, uno spettacolo variegato ed esaltante, è stato costruito come un format televisivo che andrà in onda in differita su Rai3 il 9 ottobre alle 23.15, per la regia di Marco Bonfante; a firmare i testi Federico Zatti e Valerio Callieri in collaborazione con Pala Rismini, direttore della fotografia Marco Lucarelli, direttore di scena Pippo Balisteri.