Taormina. Ancora buone notizie da Casa Cuseni che riceve, a completamento di tutto, l’ultimo, atteso e desiderato vincolo: con nota pervenuta il 28 novembre 2022, la Soprintendenza di Messina ha ritenuto la collezione di reperti demo-etno-antropologici di Casa Cuseni “complesso di eccezionale interesse storico in quanto testimonianza di attività lavorative tradizionali ormai scomparse” e li sottopone a provvedimento tutorio.
“Pochi sanno che Daphne Phelps, precedente proprietaria di Casa Cuseni – spiega il direttore Franco Spadaro – era la madrina del Teatro delle marionette di Emanuele Macrì di Acireale e che è stata Daphne Phelps a portare, prima fra tutti, cavalieri cristiani e musulmani nei teatri del Nord Europa, dalla Danimarca alla Svezia, dalla Germania alla Gran Bretagna, favorendone l’interesse internazionale e donando al Victoria & Albert Museum di Londra, che oggi li espone con orgoglio, paladini di Francia, cavalieri musulmani e cartelli dell’Opera dei pupi”.
“Daphne Phelps, in quasi mezzo secolo di amicizia con Emanuele Macrì – prosegue Spadaro – non ha solo curato e difeso il teatro dei Pupi siciliani di Acireale ma ha anche raccolto una interessante collezione composta da cartelli, marionette, documenti, fotografie e libri rari come La Storia dei Paladini di Francia, il lungo romanzo cavalleresco a dispense scritto da Giusto lo Dico tra il 1858 e il 1860, in cui sono descritti i vari episodi del Ciclo Carolingio. Il testo, appartenuto a Emanuele Macrì, è disponibile per la consultazione nella nuova sala studio che verrà dedicata a Franz Riccobono, superbo e magnifico paladino dell’arte e della cultura siciliana, in ricordo del suo infaticabile lavoro, dei suoi insegnamenti e del suo infinito amore per la città di Taormina”.