Taormina. Nella prestigiosa cornice dell’Hotel Villa Diodoro di Taormina, sabato 1° dicembre 2012 alle ore 18 rispondendo alle domande di Antonella Ferrara, Franco Di Mare presenterà il nuovo romanzo “Il Paradiso dei diavoli” edito da Rizzoli. L’evento, organizzato e promosso da Libreventi Taormina e da Libreria Mondadori, sarà un vero e proprio racconto in forma teatrale. Un bicchiere di benvenuto sarà offerto da Hotel Villa Diodoro. Giornalista professionista dal 1983, Franco Di Mare entra in Rai nel 1991 dove si occupa di cronaca per il TG2 e della Guerra dei Balcani, oltre a coprire – come inviato – le principali zone dell’Africa e dell’America centrale. Nel 2002 passa al TG1, seguendo buona parte dei conflitti degli ultimi venti anni. Nel corso della sua carriera giornalistica si è occupato di politica internazionale ed è stato autore di servizi e documentari su mafia e criminalità organizzata. Ha intervistato personalità del mondo della politica e della cultura come Tony Blair, Shimon Peres, Chirac, Yasser Arafat, Condoleezza Rice, Tzavo Mbeki, Naguib Mahfouz, Amos Oz, Jorge Amado, Elie Wiesel Tzavo Mbeki, Nahgib Mahfuz. Attualmente conduce la trasmissione UNO MATTINA su RAI 1. Alla sua attività di giornalista e di conduttore affianca un forte impegno sociale e civile. Nel 2009 pubblica con la casa editrice Rizzoli “Il cecchino e la bambina”, un racconto di storie di violenza, d’amore, di paura e di speranza in tempo di guerra e nel 2011, sempre con Rizzoli, il suo primo romanzo, “Non chiedere perché”, candidato come finalista al “Premio Bancarella” e vincitore del “Premio Roma” e del Premio Letterario “Città di Siderno (RC) Armando La Torre”, nel 2012 “Casimiro Rolèx” per Cairo Editore, finalista Premio Penne. Nel novembre 2012 esce il suo nuovo romanzo ancora edito da Rizzoli dal titolo “Il Paradiso dei diavoli”. E questa volta Franco di Mare decide di raccontare la sua Napoli. Il nuovo romanzo di Franco Di Mare è un doloroso inno d’amore a Napoli e insieme il racconto mozzafiato delle sue eterne contraddizioni. L’autore rivelazione di “Non chiedere perché” dipinge ora un ritratto vivido e agghiacciante della città, un presepe dove hanno posto tutti, il borghese, ’o guaglione, il commerciante, il cronista di nera, la casalinga, l’intellettuale, e tutti sono in qualche misura contagiati dal Male che abita il golfo più bello del mondo. Svolti in un vicolo e vieni inghiottito nel ventre, penombra senza legge ma con le sue leggi, motorini che ti sfrecciano accanto e subito scompaiono. Le due città convivono in questa storia drammatica e incalzante.
Ma non possono intervenire i Maya ?