Taormina. Il Rotary Club di Taormina ha ospitato, presso un noto hotel cittadino, una interessante conversazione sull’Antico Arsenale Navale di Naxos, prima colonia greca di Sicilia. La relazione è stata condotta da Maria Costanza Lentini, direttrice del Parco Archeologico di Naxos e uno dei massimi esperti della materia per avere portato avanti diverse campagne di scavi anche con l’aiuto dell’archeologo inglese David Blackman. “Si tratta dell’antico arsenale navale – ha spiegato Salvatore Ramella, presidente del Rotary club Taormina – ora ubicato nella sommità della collinetta di via dei Larunchi a Giardini e i cui resti delineano uno scalo databile nel nucleo piú antico fra il VI e il V Secolo a.C.. Diverse le immagini e le ricostruzioni anche in scala 3D raffiguranti l’antico scalo con le quattro rampe di alaggio perpendicolari alla linea di costa, contigue e tra loro parallele, delimitate da muri e un tempo coperte da tetti. Maria Costanza Lentini ha introdotto l’argomento facendo riferimento alle costruzioni similari, anche se molto piú grandi, presenti nel Mediterraneo e aventi identica datazione, come il porto di Kition a Cipro o la cala di alaggio nell’isola di Keos o ancora i ricoveri nel porto di Apollonia di Cirenaica in Libia, sottolineando alcune particolaritá del sito in esame come il basamento di sabbia che forse serviva a una migliore stabilizzazione delle chiglie. La direttrice è poi passata, con la puntualità e la passione tipiche dell’archeologo, ad analizzare il contesto dell’insediamento, soffermandosi sui numerosi ostraka rinvenuti che, oltre a consentire una più precisa datazione dei manufatti, ci parlano ancora di storie di marinai. E’ stato come fare un salto nella storia di oltre 2.000 anni e ritrovarsi a passeggiare fra l’agorà e gli antichi Neoria di Naxos”. Al termine della relazione, Maurizio Triscari, past governor del Distretto Rotary, ha donato alla Lentini il volume “Oelha! Cosi di Dio e cosi duci” pubblicato dalla Fondazione Sciascia nel suo anno di governatorato.