Taormina. Riunione organizzativa, l’altro ieri sera, nella Parrocchia “Sacro Cuore di Gesù”, per programmare al meglio la decima edizione del “Presepe vivente di Trappitello”. Il parroco della frazione taorminese, Padre Tonino Tricomi, ha convocato i principali collaboratori per studiare al meglio l’organizzazione dell’iniziativa. “Il successo della nostra rappresentazione del Natale – hanno spiegato Gioacchino Aveni e Massimo Manganaro – è il frutto di passione, impegno e collaborazione di tanti partecipanti, che gratuitamente e con il loro entusiasmo hanno contraddistinto e reso unico nel tempo il Presepe vivente. L’attenzione ai dettagli, la cura del particolare, la reale rappresentazione degli antichi mestieri e la realizzazione delle pietanze della tradizione fanno del nostro Presepe Vivente un luogo della memoria storica, un importante evento culturale, un tuffo nel passato. Quest’anno, ricorrendo il decennale, l’impegno è quello di realizzare una rappresentazione ancora più coinvolgente e fedele alla tradizione”. Il Presepe viene realizzato nell’immenso giardino dell’antica Chiesa di S. Venera. Circa 150 figuranti animano il villaggio di Betlemme, ricostruito in un percorso a più livelli, ove è possibile ammirare i mestieri di un tempo: il canestraio, il calzolaio, lo scalpellino, il fornaio, il locandiere e l’oste, solo per fare qualche esempio. Imponente la realizzazione dell’antico frantoio in pietra, trainato da un mulo. Novità di questa decima edizione sarà il palmento in pietra dove verrà pigiata l’uva. Altre figure importanti del Presepe sono i ricchi potenti di allora, tra cui il Governatore Romano, che ozia nel suo sontuoso palazzo e cura il Censimento di Cesare Augusto, e il Re Erode, allietato dalla danza delle sue odalische.