Taormina. L’alba del 10 agosto ha accolto un numeroso pubblico in uno scenario suggestivo quello del Teatro Antico per l’evento “Dall’inferno… all’infinito”, promosso dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia, con protagonista assoluta Monica Guerritore.
È stato un risveglio magico, un’alba incantevole che ha visto il cielo buio reso surreale dalla calda iridescenza aprirsi alle prime luci di un giorno che si è affacciato irrompente sulla stupenda baia di Giardini-Naxos e sulla potenza del Vulcano Etna. Sul palco una luminosa Monica Guerritore dentro il buio di una scenografia essenziale ha preso il pubblico per mano e lo ha accompagnato in un viaggio spirituale nell’io interiore.
Una performance essenziale compiuta attraverso le parole di grandi autori, che con forza e passione si sono interrogati sul senso dell’esistenza. Dante, Pasolini, Morante, Valduga, Pavese, Hugo, Valery, Flaubert, un’unica grande Anima che ha raccontato le infinite vie della ricerca interiore degli uomini. E poi tutta la forza espressiva di Monica Guerritore e la forza della musica da Wagner a Sakamoto, Barber/Bernstein, Craig Armstrong, Eleny Karaindrou hanno arricchito una performance di forte impatto emotivo.
Tra il folto pubblico quarantacinque posti occupati per quarantacinque donne uccise barbaramente dai loro mariti, fidanzati o spasimanti dal primo gennaio 2019 ad oggi per non dimenticare.
Monica Guerritore a fine spettacolo ha dedicato la sua ultima interpretazione al grande scrittore Sergio Claudio Perrone leggendo una sua poesia in prosa “Dove avevo la testa”, tratta dal suo penultimo libro “Entro a volte nel tuo sonno”.
Applausi e apprezzamenti per Monica Guerritore che è riuscita a leggere l’animo umano nei suoi tormenti, nelle sue passioni, nei suoi più profondi abissi attraverso interpretazioni superbe di parole e testi di altissimi autori, guidando il pubblico dal proprio Inferno interiore per scorgere non solo l’alba del 10 agosto ma anche e soprattutto il proprio Infinito.