Taormina. Nel giardino della Fondazione “Mazzullo”, gremito per l’occasione, è stato presentato il primo romanzo di Mario D’Agostino dal titolo “Tutto il resto è memoria”. All’incontro erano presenti oltre all’autore anche l’editore Armando Siciliano insieme a Rita Patanè che con la sua voce calda si è cimentata nella lettura di alcuni brani tratti dal libro. A moderare l’incontro è stata Milena Romeo, presidente dell’associazione culturale “Cara Beltà”. Presenti all’evento anche il vicesindaco di Taormina Salvo Cilona (che ha portato i saluti del primo cittadino Eligio Giardina, assente per motivi istituzionali) e l’assessore comunale Pina Raneri. Durante l’introduzione, Milena Romeo ha tratteggiato il profilo dei protagonisti di “Tutto il resto è memoria”: il leader naturale del gruppo Sergio, il simpatico Remo, il razionale e giocoso Daniele, l’affascinante Corinne oggetto del desiderio e Luciano il personaggio più complesso, malinconico, ma anche il più coinvolgente del romanzo. Un libro nel quale passato e presente si intrecciano: quell’intenso legame di amicizia, pura, leale e disinteressata tipica dell’età dell’adolescenza. Un gruppo di amici, i Mori Borozo, che nel loro piccolo covo si raccontano, si confidano uno con l’altro. Per ritrovarli da adulti a fare i conti, inevitabilmente, con le esperienze vissute da adolescenti. Due filoni temporali che si alternano in una perfetta armonia che scandisce i tempi passati e quelli presenti. Nel corso dell’incontro Mario D’Agostino ha risposto alle domande della moderatrice evidenziando che “nel libro ci sono forti tratti autobiografici, dei ricordi – sottolinea l’autore – che risalgono a 20 anni fa e che hanno avuto bisogno di tempo per maturare. Poi – ha continuato – ho deciso di scriverli”. La lettura di alcuni brani del romanzo, che è stato presentato in anteprima al Salone Internazionale del libro di Torino, ha coinvolto il pubblico presente. Una trama narrativa interessante e coinvolgente quella di “Tutto il resto è memoria” che attraverso un linguaggio fluido, divertente, ma anche forbito avvolge il lettore trasportandolo nell’infanzia dei protagonisti per poi mostrargli che adulti sono diventati. Tramite un abile parallelismo D’Agostino alterna le due fasi della vita. Nell’età adulta l’autore mette in mostra le fragilità dei 5 ragazzi, le loro debolezze, i loro sogni ancora non realizzati, ma c’è chi come Corinne può dirsi soddisfatta della propria vita. Adulti che portano con sé ancora i ricordi, gli strascichi di un avvenimento che nell’adolescenza ha sconvolto le loro vite. “Tutto ruota intorno a Corinne, è lei l’oggetto del desiderio, dolce, bella, ma anche fragile, bisognosa di protezione ed incompresa”, sottolinea ancora D’Agostino. “Quando si decide di scrivere un libro – ha continuato l’autore – mostri sempre una parte di te e i personaggi inizialmente tuoi, diventano della collettività”. Un romanzo che unisce il sapore della memoria a quello del presente in un connubio indissolubile che travolgerà il lettore in un vortice di emozioni.