Taormina. Piero Angela è stato il grande protagonista di un incontro-evento che si è svolto sabato 12 gennaio al Palacongressi di Taormina, alla presenza di circa 1.000 persone, tra cui tanti cittadini di Taormina e dell’hinterland e di alunni e docenti dei seguenti istituti scolastici: Liceo Classico “Enrico Trimarchi” di S. Teresa, Liceo scientifico “Caminiti” di Giardini e Francavilla, Liceo classico dei Fratelli Maristi di Taormina, Istituto tecnico commerciale e per il turismo “Salvatore Pugliatti” di Taormina, Istituto professionale per i servizi commerciali di Letojanni, Liceo classico “Michele Amari” di Giarre, Istituto superiore d’istruzione secondaria di Furci e Istituto tecnico industriale “E. Fermi” di Giarre. All’appuntamento culturale, promosso da Italo Mennella (amministratore della società Memora) e moderato e organizzato da Antonella Ferrara (presidente di Taormina Book Festival e titolare di Libreventi e Libreria Mondadori), ha preso parte, oltre all’autore, anche Graziella Priulla, sociologa della comunicazione e della cultura e docente ordinaria di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Catania. Nella sua introduzione Antonella Ferrara, presentando alla città il progetto “Conversazioni sul futuro”, inaugurato dalla presentazione del libro di Piero Angela “A cosa serve la politica?”, ha sottolineato l’importanza di creare un ciclo di incontri e dibattiti pensati per i giovani con ospiti di prestigio provenienti dal mondo del giornalismo, della politica, dell’economia, della cultura della società italiana in grado di offrire spunti utili per una riflessione più approfondita sull’evoluzione del mondo intorno a noi. “Nel nostro paese oggi c’è un forte risentimento contro la classe politica per i suoi troppi privilegi – ha esordito Angela – per il malcostume diffuso, per i costi, l’arroganza e la corruzione. Ma in realtà esiste una questione molto più profonda, che questo libro intende affrontare e che riguarda il ruolo stesso della politica nella società. E’ infatti radicata l’idea che sia la politica a determinare il benessere di un paese. E che cambiando maggioranza, o cambiando leader, si possono ottenere cose che in realtà non dipendono dalla politica. C’è troppa attesa che sia la politica a risolvere i problemi, ad affrontare le sfide del nostro tempo, e che quindi la soluzione sia il prevalere di quel partito o di quella maggioranza. C’è una distorsione visiva che lascia in ombra i veri motori del cambiamento e dello sviluppo. Questo libro desidera spostare i riflettori e mostrare quei motori potentissimi che nella storia sono stati i veri protagonisti dello sviluppo. Il nostro paese è pieno di talenti e di energie represse o non valorizzate, che attendono di essere liberate e di trovare il contesto giusto per potersi esprimere. E’ qui che la politica può svolgere il suo vero ruolo”. Molto apprezzati anche gli interventi di Graziella Priulla, che ha incitato i giovani presenti in sala ad avere il coraggio di essere dei cittadini consapevoli, dei propri diritti e dei propri doveri. “Ho pensato all’incontro con Piero Angela per fare un omaggio a questa città e alle nuove generazioni – ha dichiarato Italo Mennella, che ha promosso l’evento – per avvicinare i giovani alla politica, quella vera, in maniera consapevole”. E i giovani hanno accolto Piero Angela con un calore, con entusiasmo ed una partecipazione tali da far pensare che non è vero che questa generazione è indifferente alla cultura. “E’ sempre la qualità dell’offerta a generare la domanda, e questa città ha prodotto negli ultimi tempi eventi culturali di alto livello”: parola di un giornalista e di uno scrittore al quale sono state conferite nove lauree honoris causae.