Taormina. Capodanno come da tradizione negli alberghi e si pensa anche alla stagione turistica dell’anno appena entrato. Lo sostiene il presidente di Confindustria alberghi, Sebastiano De Luca. “Le nostre strutture alberghiere hanno registrato – ha detto De Luca – un gran pienone, molti sono stati i clienti italiani e una buona parte stranieri. Il bilancio finale, quindi, è stato positivo rispetto allo scorso anno, con almeno il 6% di presenze in più, ma ci auguriamo di poter recuperare, già nel 2011, i pernottamenti complessivi che abbiamo perso nell’ultimo biennio. Vorremmo brindare nuovamente al superamento del record del milione di presenze che si era registrato negli anni passati. La chiusura di alcuni alberghi importanti della Perla dello Jonio è una iniziativa necessaria per ristrutturazione ed adeguamento alle nuove normative. I lavori, una volta ultimati, consentiranno a Taormina di elevare lo standard di qualità ed essere ancora più competitivi sui mercati internazionali. Le prospettive di ripresa della crisi economica che ha colpito, purtroppo, anche la nostra città, sono molto incoraggianti alla luce dei segnali confortanti che ci arrivano dai tutti i mercati nazionali ed internazionali, tradizionali per la nostra città. Ma vi sono anche novità che arrivano direttamente dai mercati emergenti, quali ad esempio la Cina. Questo è un Paese che ho personalmente visitato in occasione dell’Expo internazionale di Shanghai, iniziativa che ha registrato milioni e milioni di visitatori. Occorre, comunque, adeguarsi alla loro cultura. La Sicilia ha un feeling particolare con la Cina: quello dei Beni culturali. Un settore questo che va promosso con risorse adeguate attingendo, possibilmente, ai fondi comunitari. La nostra carta vincente è quella di puntare a valorizzare, appunto, le risorse del territorio accompagnate all’enogastronomia, caratteristiche che possono attrarre i mercati di altissima qualità. Taormina possiede tutti i numeri – ha concluso De Luca – per far parte di questo circuito internazionale”.
A proposito di risorse del territorio, vi invito a guardare su youtube il video: “progetto ferrovie dismesse” dell’utente tinotao
– Promuovere e migliorare l’intero settore dei beni culturali è un settore che già si parla da tanto tempo, ma credo che ancora non si abbia capito l’enorme ricchezza che si può sfruttare da questo settore.
– Far crescere la qualità dei servizi sono daccordo, ma pariteticamente non possono crescere le tariffe altrimenti si esce dal mercato, almeno nei periodi di bassa e media stagione devono mantenersi in una linea di incontro tra domanda e offerta.
– Nei periodi di crisi bisogna studiare attentamente nuove strategie che potrebbe essere anche il mercato cinese, ma intanto nei periodi di bassa stagione perchè non si cerca di far circolare la moneta in Italia. Se si fa un calcolo della moneta che esce fuori dalle mura italiane nei periodi autunno – inverno, possiamo renderci conto. Nel lontano passato gli stranieri aristocratici di una certa età svernavano a Taormina per le temperature miti, perchè non tentiamo a fare svernare gli italiani di una certa età facendo dei contratti particolari con le regioni e provincie del nord studiando un percorso di turismo religioso e culturale.