Padre Salvatore Sinitò
(Parroco di Taormina)
Taormina. “A nome mio personale e del Consiglio Pastorale Parrocchiale, mi è gradito porgere i migliori auguri per una Pasqua serena e ricca di pace alla Comunità religiosa e civile di Taormina, al sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale, a tutte le autorità civili e militari, alla Polizia di Stato, ai carabinieri, ai Vigili urbani testimoni silenziosi, tutori e garanti, necessari e preziosi, che dovranno affrontare una Pasqua piena di tensione e di allerta per la nostra sicurezza. L’augurio giunga anche agli anziani e agli ammalati, ai giovani e ai fanciulli e alle loro famiglie; alla stampa locale e a tutti coloro che pur impegnati in tanti servizi di attività, talora assorbenti, sappiano trovare il modo per riflettere e interiorizzare il mistero della Pasqua. Pasqua significa passaggio. Gesù con il suo amore ha guidato l’uomo dalla schiavitù della legge alla vittoria della grazia sul peccato e sulla morte. Questo è il cammino che ogni essere umano deve compiere nella sua vita. L’ottimismo e la gioia devono regnare nella vita dell’uomo. Tale impegno è tanto più importante in quanto oggi il desiderio di Dio non sempre ha il primo posto nel cuore umano, quando cioè il desiderio di sé prevale sul desiderio di Dio; e allora l’attività dell’uomo verrebbe a mancare del suo sostegno principale. A tutti auguro di poter vivere quella esperienza di Chiesa, bella e preziosa, che in questi mesi ho personalmente percepito e molti con me hanno condiviso, nella ricerca degli obiettivi giusti e nel vicendevole aiuto del cammino di ogni giorno compiuto con spirito rinnovato, riaccendendo, così, nei cuori, il desiderio, la sete e l’ansia di Dio. Buona Pasqua a tutti. Il vostro parroco: Padre Salvatore Sinitò”.
Oggi ho partecipato alla S.Messa celebrata al Duomo da Padre Sinitò ed ho trovato molto “gentile” da parte sua, porgere gli auguri di Buona Pasqua, in varie lingue straniere.
Purtroppo, Padre Sinitò, ha scelto il momento sbagliato. Perchè?
Mentre lui elargiva auguri a destra e a manca, i fedeli, molto educatamente, si sono ammassati all’uscita principale.
Spiegatemi perchè, appena si sente la fatidica frase: “La Messa è finita, andate in pace”, tutto si scatena in Chiesa, tranne un attimo di pace, o di rispettoso silenzio religioso, in un luogo in cui è obbligo, per noi Cattolici, mantenere un certo contegno, nei confronti non solo del Prete, ma anche di Dio.
Le mie scuse a Padre Sinitò.