Taormina. Il vicequestore Renato Panvino, dirigente del Commissariato di Ps di Taormina, nei giorni scorsi è stato tra i protagonisti a un convegno a Mongiuffi Melia, dal titolo: “La rivoluzione in rosa: percorsi e approfondimenti”, nell’ambito del progetto “Angeli ad ali spiegate”. Panvino ha iniziato il suo brillante intervento (parlando rigorosamente a braccio) facendo riferimento all’esperienza derivante dal suo lavoro. Dopo aver ricordato le donne che quotidianamente svolgono l’attività professionale nella Pubblica Sicurezza, con altrettanto impegno e validità dei colleghi uomini, ha omaggiato la memoria delle poliziotte che hanno perso la vita durante il lavoro. Il dirigente del Commissariato di Ps di Taormina si è poi soffermato su una disamina sociale della nostra realtà civile, facendo riferimento alla famiglia e ai giovani e ha sottolineato l’importanza della figura femminile nel contesto familiare, come punto di riferimento di valori educativi sostanziali per la trasmissione di principi fondamentali alle nuove generazioni. Panvino ha spiegato, infatti, come i giovani vengano troppo spesso lasciati a se stessi e, pertanto, siano portati a commettere anche reati tanto per mettersi in evidenza ed attirare l’attenzione della famiglia, oltre che per noia e carenza di principi educativi, causati dalla mancanza di punti di riferimento. Nella sua brillante analisi, il vicequestore ha sottolineato gli squilibri che la condizione femminile moderna nella società italiana (non ancora “servita” da strutture sociali efficienti), ha provocato in seno alla famiglia e ha, infine, auspicato che il rapporto uomo-donna si estrinsechi su binari di effettivà parità, nel rispetto delle reciproche competenze, con l’obietttivo comune di realizzare un modello di società che consegni ai giovani le basi per un futuro migliore. Panvino, che è stato a lungo applaudito dalla ricca platea del Palazzo Corvaja di Mongiuffi Melia, si è insediato nel Commissariato della “Perla dello Jonio” all’inizio del mese di ottobre del 2009. Il “numero uno” della Ps di Taormina è considerato uno dei più bravi investigatori del Sud Italia. Prima di arrivare nella Città del Centauro, Panvino aveva ricoperto (con ottimi risultati) il doppio ruolo di vice capo della Squadra mobile e dirigente della Sezione criminalità organizzata di Reggio Calabria.