Da Pancrazio Faraci riceviamo e pubblichiamo:
“Come ormai ben noto e consolidato nel tempo, investire nella protezione dell’ambiente naturale significa anche ridurre l’impatto delle calamità naturali sulle comunità. Lo sostiene, tra l’altro, nel suo ultimo autorevole rapporto, l’Unione internazionale di conservazione della natura, precisando che le grandi questioni ambientali dovrebbero essere integrate nelle strategie di riduzione del rischio legato alle catastrofi. Negli ultimi 20 anni, più di 200 milioni di persone sono state colpite ogni anno da eventi catastrofici, soprattutto in aree del pianeta in cui la popolazione, come da noi, è poco attrezzata a rispondere. La pubblicazione della Uicn contiene una serie di casi di studio che dimostrano come un ecosistema sano contribuisca a ridurre il rischio di catastrofi, oltre ad illustrare i vantaggi in termini economici della corretta gestione di bacini idrici, foreste e ambienti costieri, riducendo, cosa più importante, l’esposizione agli eventi meteorologici estremi, come quelli che ultimamente si sono abbattuti nel nostro territorio. Inoltre, una corretta gestione degli ecosistemi, oltre ad aumentare la sicurezza delle comunità umane, rende più resistenti ai disastri anche gli stessi sistemi ambientali. Tra le varie azioni dirette alla corretta gestione ambientale, rientrano sicuramente la bonifica e le sistemazioni idraulico-forestali, che rappresentano un momento di difesa del territorio e delle attività umane che vi si svolgono. L’attività di bonifica deve essere però permanente e finalizzata allo sviluppo, alla tutela ed alla valorizzazione delle produzioni agricole, alla difesa del suolo, alla messa in regime delle acque, nonché alla tutela dell’ambiente e delle sue risorse naturali. Tra le azioni di bonifica non può certo mancare una attenta e corretta forestazione, intesa come la serie di interventi idraulico-forestali volti allo sviluppo e alla valorizzazione delle risorse forestali, quali: rimboschimenti; miglioramenti di foreste degradate e opera di stabilizzazione del suolo. Alla luce di quanto sopra, al fine di arginare il rischio del riproporsi dei danni conseguenti agli eventi alluvionali che recentemente hanno colpito il nostro territorio, costando morti e devastazione del territorio, appare oggi più che mai necessario, provvedere con improcrastinabile urgenza, programmare ed effettuare le seguenti indifferibili azioni: opere di ripristino, consolidamento, messa a regime e presidio delle pendici instabili, preferibilmente mediante interventi di ingegneria naturalistica; ripristino e miglioramento delle caratteristiche strutturali ed ecologiche dei boschi attraverso tagli selettivi, interventi colturali, arricchimento specifico e ricostruzioni; rinaturalizzazione degli ambiti fluviali e delle aree golenali mediante miglioramento o ricostituzione di soprassuoli boschivi; interventi connessi ai precedenti, approntamento di elementi di tutela (sbarre, protezioni, opere di prevenzione degli incendi boschivi). Obiettivo delle predette azioni è chiaramente quello di promuovere il miglioramento delle funzioni produttive, ecologiche e sociali dei boschi esistenti, nonché quello di favorire l’ampliamento delle superficie boschive soprattutto nelle pendici della nostra città di Taormina, che attraverso una corretta azione di rimboschimento, oltre a migliorare l’aspetto paesaggistico, è essenziale per garantire il consolidamento dei versanti con il recupero della stabilità delle pendici stesse. Alla luce di quanto sopra rappresentato, il sottoscritto, nella doppia veste di cittadino e ambientalista, rivolge accorato appello alle autorità politiche ed amministrative competenti, ad attivarsi urgentemente, ciascuna per la propria competenza, al fine di mettere in atto le azioni sopra descritte, affinché il nostro territorio venga salvaguardato e messo in sicurezza, attraverso un adeguato piano di bonifica che preveda prioritariamente la riforestazione delle pendici e la verifica, il controllo e il ripristino funzionale di tutti i corsi d’acqua esistenti nel nostro territorio”.