Taormina. Nell’ambito del progetto “Un libro e un volontario per amico”, promosso dall’Avulss di Taormina, l’altro ieri, nel reparto di Oncologia medica dell’ospedale “S. Vincenzo”, è stata inaugurata la biblioteca. All’importante iniziativa erano presenti: il primario del reparto, Francesco Ferraù, con tutta la sua équipe e una folta delegazione della sezione locale dell’Avulss. Presente anche il vicesindaco di Taormina, Pippo Calabrò, che si è soffermato “sull’importanza di una biblioteca in ambiente ospedaliero, accessibile sia ai pazienti che a chiunque voglia usufruire di tale servizio. Tale iniziativa – ha continuato Calabrò – è già stata sperimentata in Toscana, ottenendo importanti consensi, soprattutto da chi, trovandosi in ospedale per accertamenti o per essere sottoposto a intervento chirurgico, può usufruire di un mezzo come la lettura che può allontanare, anche per un po’, quelle ansie e quelle preoccupazioni che purtroppo albergano nella mente”. “Il progetto di creare una biblioteca in Oncologia medica – ha spiegato Cosma Belardo, presidente dell’Avulss di Taormina – è nato da una semplice domanda che mi fu rivolta da una paziente mentre si accingeva a sottoporsi alla terapia chemioterapica. La donna, infatti, mi chiese se c’era qualcosa da leggere. Una corsista, oggi nostra volontaria, che ha vissuto tanto tempo in Germania, mi raccontò dell’organizzazione degli ospedali tedeschi, citandomi appunto l’esempio della lettura in corsia. Tutto ciò mi ha fatto capire quanto sarebbe stata utile, anche in questo presidio, una biblioteca per degenti. All’epoca ne parlai subito con il primario, Francesco Ferraù, che appoggiò subito la mia idea. In sintesi, è stato il forte desiderio di offrire ai degenti una nuova dimensione ospedaliera a spingere noi volontari Avulss di Taormina a organizzare un servizio di biblioteca. L’idea che il tempo dei pazienti, siano essi ricoverati o inseriti in un programma di Day Hospital, possa essere scandito oltre che da visite mediche, esami, terapie e pasti, anche dall’incontro con un buon romanzo, con i versi di una bella poesia, o con testimonianze di vita vissuta, è sembrata un’ottima e validissima ragione per realizzarla, in modo da poter favorire soprattutto la creazione di uno spazio di evasione mentale dalla malattia. I libri, in continuo aumento, possono essere richiesti ogni giorno tranne il sabato, dalle ore 10 alle ore 12 ed il martedì ed il giovedì anche dalle ore 15 alle ore 17 direttamente nella sala di attesa del reparto. Per i reparti laddove possono esserci degenti con limiti fisici temporanei o permanenti sarà cura dei volontari andare ad informare e a proporre la lettura di un buon libro. Prima di concludere, ringrazio a nome di tutta l’Associazione, il primario del reparto di Oncologia medica, Ferraù, per aver sostenuto sin dall’inizio tale progetto, favorendo in tal modo, l’integrazione ed il coinvolgimento dei degenti. Ringrazio di vero cuore, la nostra volontaria, la carissima Margherita Piccolo che ci ha donato la somma per acquistare la terza libreria, dedicando tale significativo gesto alla memoria della sorella Maria Piccolo Pellizzeri. Ringrazio i volontari dell’Avulss di Taormina che con enorme abnegazione e sacrificio hanno raccolto i libri offerti dalle comunità di Taormina e di Giardini. Un grazie veramente grande va a quanti da semplici corsisti, quindi non ancora volontari, ma oggi qui presenti in veste di volontari consapevoli e impegnati, hanno raccolto con grande entusiasmo i non pochi euro necessari per l’acquisto delle prime due librerie dando prova già durante lo svolgimento del corso base della grande sensibilità, del senso di partecipazione e di condivisione che li contraddistingue. Ringrazio le volontarie Milena Privitera e Caterina Cacopardo le quali mi sono state molto vicine nella realizzazione di tale progetto, mostrando una certosina pazienza catalogando i libri, etichettandoli, timbrandoli, numerandoli e collocandoli nelle librerie come si può ben vedere. Ci basta sapere di aver alleviato, anche solo per poco, l’angoscia, la sofferenza psicologica di un paziente per essere pienamente soddisfatti e felici di quanto realizzato. La biblioteca è nata in Oncologia medica ma desideriamo fortemente che a fruirne siano i degenti di ogni reparto, e non solo. Infatti essa è aperta anche a medici, personale infermieristico e socio-sanitario, ai parenti dei degenti e ai visitatori. Essa è un bene comune e come tale è a disposizione di tutti”.