Taormina. I finanzieri della Compagnia di Taormina diretti dal capitano Alberto Bazzoffi, nelle prime ore del mattino di venerdì, hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare e hanno proceduto alla notifica di otto obblighi di presentazione alla P.G. nei confronti, complessivamente, di n. 11 soggetti, implicati a vario titolo in una truffa ai danni delle società a capitale pubblico, MESSINA AMBIENTE S.p.A. e della ATOME4 S.p.A., che gestiscono la raccolta rifiuti ed i servizi di igiene ambientale nei Comuni della fascia jonica da Messina a Taormina.
Le Fiamme Gialle, nell’ambito dell’operazione denominata “Free Fuel” (“Carburante gratis”), hanno sgominato un meccanismo di frode perpetrato dagli autisti dei mezzi delle citate società partecipate, che, in concorso con i gestori di 2 distributori di carburanti di Taormina e Letojanni, facevano risultare, sui veicoli aziendali, dei rifornimenti di gasolio maggiori rispetto alle quantità effettivamente erogate, l’eccedenza veniva ripartita tra gli autori della truffa attraverso rifornimenti gratis di carburante sulle proprie autovetture private.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Messina, Antonio Carchietti, hanno permesso di accertare ogni singolo rifornimento di carburante “Free”, le intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché le video riprese eseguite presso i distributori di carburante, non hanno lasciato scampo agli autori della truffa che nella mattinata di venerdì sono stati raggiunti dalle ordinanze di custodia cautelare firmate dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Messina Salvatore Mastroeni.
Importante nella ricostruzione di ogni singolo episodio delittuoso è stata l’attività di riscontro documentale effettuata dalla Guardia di Finanza (iniziata l’anno scorso sotto le direttive dell’ex comandante GdF di Taormina, Angelo Vitiello) tra le letture delle colonnine di distribuzione dei carburanti, le bollette di carico del gasolio rifornito, le fatture emesse dai distributori e i conseguenti pagamenti mediante bonifico bancario corrisposti dalla ATOME4 e dalla MESSINA AMBIENTE alle rispettive aree di servizio.
Le Fiamme Gialle hanno inoltre sottoposto a sequestro, sui rapporti di conto corrente riconducibili agli indagati, il profitto del reato quantificato complessivamente in circa 7.000 euro.