Taormina. Nicola Salerno va controcorrente. Se sono in tanti, a Taormina, ad aspirare alla carica di sindaco, l’operatore turistico, che fa parte del Movimento 5 Stelle, si tira indietro da una possibile “investitura” come uomo-chiave dei grillini locali in vista delle Amministrative di primavera.
“Leggo da più parti – spiega Salerno – la possibilità di una mia possibile candidatura a sindaco della città di Taormina quale esponente della lista Movimento 5 stelle. Ammetto che l’avere pensato a me per ricoprire tale importante ruolo mi riempie di gioia e soddisfazione. È con rinnovato spirito di servizio che mi preme ringraziare tutti coloro che con attestati di stima, peraltro politicamente trasversali, giuntimi in questi giorni, hanno pensato alla mia umile persona per tale carica, ma smentisco categoricamente questa possibilità. Ho un lavoro, l’agente di viaggio, che per gran parte dell’anno mi impegna anche di domenica, e questo ha fatto sì che riducessi il mio impegno al volontariato, cosa che mi rammarica, in quanto credo che tutti noi dovremmo dedicare più tempo agli altri. Ad ogni modo ove e se richiesto metto a servizio di questa città, che dopo quasi 30 anni sento anche mia, l’esperienza da operatore in campo turistico”.
“Detto questo – continua Salerno – approfitto di questa opportunità per esprimere un mio parere sulle caratteristiche che un sindaco di una città a forte vocazione turistica, qual è Taormina, dovrebbe avere. Taormina è una location turistica di 10 mila abitanti, che ha superato il milione di presenze in città, senza contare tutti gli arrivi giornalieri di crocieristi e turisti in escursione. Questo ci fa subito pensare ad una città a cui fanno capo interessi di vari milioni di euro, e pertanto l’ideale sarebbe gestirla in modo del tutto imprenditoriale con un manager, ed aggiungo anche uno bravo, in quanto deve affrontare la burocrazia, deve conoscere le leggi che la gestiscono. Inoltre, deve essere una figura preparata a tutto campo, ci sono interessi che riguardano il comprensorio e che vanno ben oltre logiche turistiche e locali. Penso ad esempio alla sanità con l’Ospedale San Vincenzo, la nostra struttura ospedaliera, che assiste più di 100 mila persone, oltre i turisti”.
“Penso alle scuole, alla viabilità – prosegue – alla gestione del Teatro Antico e del Palazzo dei congressi. Per non parlare poi della raccolta differenziata con numeri da prefisso telefonico o a cause ancora irrisolte con la Impregilo, la gestione dei parcheggi, al porto turistico, al campo da golf, ecco perché dico deve essere anche bravo. Uno dei compiti dei partiti politici della cosiddetta Prima Repubblica era quello di formare le classi dirigenti del Paese o delle comunità locali, e questi, nel bene o nel male, erano i luoghi in cui dibattere le questioni politiche, programmatiche e sociali dei territori. Oggi questo non avviene più, lasciando in campo questa carenza che a lungo andare si farà sempre più forte sino ad arrivare a minacciare la gestione di interi comuni. Fatta questa premessa in questi anni di attivista del Movimento 5 stelle, cosa in cui credo, oltre alle pacche sulla spalla, e forza andate avanti, non ho visto nessuna figura come sopra enunciato, avvicinarsi al Movimento. Forse bisognerebbe capirne i motivi, ma questa è una cosa che dovremmo discuterne con serenità all’interno del nostro meet up. Al momento – ma questa è una mia opinione – non credo che ci siano le condizioni affinché si possa puntare alla presentazione di una lista 5 stelle a Taormina”.