Con il suo calcio bailado (fatto di dribbling a velocità supersonica, giocate geniali e gol impossibili) ha regalato gioia e allegria ai tanti tifosi che lo hanno osannato quando calcava i campi di mezzo mondo. Malgrado da qualche anno abbia appeso le scarpette al chiodo, Ronaldinho è ancora oggi uno dei calciatori più amati a livello planetario: per la classe unita all’immancabile sorriso che ha scandito una carriera impreziosita dalla vittoria del mondiale 2002 con la nazionale brasiliana e dal Pallone d’oro nel 2005, ma anche per la sua generosità fuori dal campo.
Non a caso il campione carioca riceverà domenica 25 luglio (ore 20.30) al Teatro Antico di Taormina, il “Champion Charity Award”, durante il Nations Award (manifestazione organizzata da EvenTao di Michel Curatolo) per il suo impegno nel sociale.
In Sicilia Ronaldinho presterà la sua immagine per un vino elegante e armonioso come il suo talento. Si tratta di un Nero d’Avola entrato a far parte del progetto The Wine of Champions. Un’idea di Fabio Cordella, titolare in Salento dell’omonima cantina vinicola e direttore sportivo di numerose squadre di calcio, come i belgi del Royale Union Saint-Gilloise, gli ungheresi dell’Honvéd, l’Africa Sport d’Abidjan (Costa d’Avorio), Treviso e Lanciano. Nonché talent scout, che già nel 2012 ha tirato fuori dal cilindro un certo Marco Rossi, tecnico dell’Ungheria che ha ben figurato all’ultimo Europeo.
Cordella (che a Taormina sarà premiato per l’intensa promozione dell’enologia italiana nel mondo) è stato nominato lo scorso novembre ds al Vasco da Gama, carica attualmente in stand by per le beghe burocratiche che tengono lontano dal club il presidente Leven Siano, ovvero colui che lo ha ingaggiato. Giramondo poliglotta, qualche anno fa, il ds salentino si è messo in testa di costruire la sua squadra dei sogni, dando vita ad un progetto enologico unico al mondo.
“I calciatori – racconta – sono diventati miei soci nella produzione dei vini. Ronaldihno, in particolare, è un vero e proprio appassionato”. Il Gaucho, in questo progetto, è in compagnia di altri campioni. Fabio Cordella snocciola i nomi della rosa: Buffon, Julio Cesar, Frey in porta; Cafu, Terry, Materazzi, Lugano, Candela e Roberto Carlos in difesa; Cahill e Sneijder tra i centrocampisti; Miccoli, Zamorano, Marcio Amoroso e Asprilla, assieme a Dinho nel reparto offensivo. Il pugile Clemente Russo responsabile della sicurezza, Roberto de Assis Moreira (fratello di Ronaldihno) presidente e naturalmente Cordella ds. “L’allenatore ancora non ce lo abbiamo” dice l’ideatore del progetto, presente anche lui a Taormina per accompagnare il campione brasiliano, che “diventa così ambasciatore della Sicilia e del Nero d’Avola”.
Motivo per cui anche l’assessorato regionale all’Agricoltura guidato da Toni Scilla, ha deciso di sostenere concretamente un’operazione che valorizza il Made in Sicily e allo stesso tempo, grazie alla presenza di Ronaldinho, dà lustro all’immagine dell’Isola.
“Quello siciliano – afferma l’assessore Scilla – è un vino protagonista nel mondo. Avere a Taormina un testimonial come Ronaldinho ci permetterà di raggiungere nuovi mercati e, cosa altrettanto importante, di portare all’estero la Sicilia con la sua storia, la sua cultura e la sua identità”.