Taormina. Non sarà il Carnevale di Acireale, tanto per andare vicino, anche perché la “Perla” non ha mai avuto una tradizione tale, ma un programma significativo sarà varato.
“I fondi sono risicati – ha spiegato l’assessore comunale al Turismo, Italo Mennella – ma un piccolo cartellone si farà. D’altra parte, stiamo pagando situazioni di contenzioso che abbiamo ereditato dagli anni passati ma, certamente, la città deve avere una significativa risposta su questo periodo”.
Si è discusso dell’iniziativa, ieri mattina, alla presenza dei “colleghi” di Mennella, ovvero gli assessori Nunzio Corvaia e Vittorio Conti, oltre al presidente di “Imprenditori per Taormina”, Franco Parisi, all’imprenditore Stefano Loria e ai carristi storici Nicola Sciglio e Salvo Rassa. Disponibilità all’organizzazione è stata indicata, a distanza, anche dal più giovane dei carristi, Francesco Sorbello, alimentato anche da spirito collaborativo. In arrivo, se tutto dovesse andare per il verso giusto, anche spettacoli da piazza che potrebbero animare almeno due serate. Si parla – ma la conferma dovrebbe arrivare nei prossimi giorni – di un concerto della nuova orchestra di Casadei per un concerto carnevalesco e anche dei “Los Locos”. Il tutto dovrà essere contenuto in un badget da appena 50.000 euro, per cercare di animare quelle serate carnevalesche con serate in piazza.
Mauro Romano
Le immagini e le notizie di edifici crollati, case distrutte, donne e uomini che piangono e che trasportano morti e persone ferite spezzano il cuore. E’ una vera apocalisse quella che ha colpito uno dei paesi più poveri del mondo. Il nostro cuore non puo’ che essere con loro, la loro sofferenza è la nostra.
Haiti ha bisogno di uno sforzo internazionale massiccio. Faccio appello alla generosità del Comune di Taormina per dare un sostegno economico con i soldi del Carnevale, nonostante le difficoltà in cui ancora riversiamo. Con che coraggio festeggeremmo allegramente, mentre i poveri haitiani contano i loro morti? Taormina deve dare il buon esempio al mondo intero,..sono certo che la nostra amministrazione comunale non peccherà di insensibilità!
SONO PERFETTAMENTE DACCORDO CON ROSSELLA… FORSE E’ STATO DIMENTICATO QUALCOSA DEL PASSATO STORICO DEL CARNEVALE DI TAORMINA.
COMMENTANDO IN UN ARTICOLO DI QUALCHE GIORNO FA HO APPOSITAMENTE SCRITTO CHE IL CARNEVALE DI TAORMINA ERA RAPPRESENTATO DAI CARRI IN FIORE DI SALVO RASSA E DALLE SPLENDIDE COREOGRAFIE IN CARTAPESTA TALMENTE ALTE DA DOVERLE STACCARE PER PASSARE SOTTO I TRE ARCHI DI TAORMINA.
E NON SOLO, ROSSELLA SCRIVE GIUSTO: LA CORSA COI SACCHI, LA CACCIA AL TESORO, IL TIRO ALLA FUNE, LA PENTOLACCIA… E POI LEGGENDO PENSO…50.000 EURO PER ORGANIZZARE QUALCOSINA? CON 50.000 EURO SI PUO’ ORGANIZZARE UNA VALLE DI COSE CARINE E SIMPATICHE CON L’AIUTO ANCHE DI GRUPPI STORICI COME O.S.R.A.M. CHE SICURAMENTE CON MENO DI QUELLA ASSURDA CIFRA ORGANIZZEREBBERO UNA BELLA SETTIMANA ALL’INSEGNA DEL DIVERTIMENTO CARNASCIALESCO. LA NUOVA ORCHESTRA DI CASADEI? MICA SIAMO IN ROMAGNA!!!
I LOS LOCOS? MEGLIO TACERE…I TAORMINESI VOGLIONO DIVERTIRSI CON SEMPLICITA’ SENZA “IMPORTARE” GRUPPI MUSICALI MA SOSTENENDO LA MUSICA DEI NOSTRI GIOVANI: QUANTI DJ E GRUPPI MUSICALI DEL COMPRENSORIO TAORMINESE POTREBBERO ESAUDIRE LA VOGLIA DI DIVERTIMENTO DEI PROPRI CONCITTADINI?
Il Carnevale è anche la festa del consumismo: storia vecchia ma sempre nuova. Anche quest’anno, nonostante la crisi,voglio spendere,cerchiamo però di non farci annebbiare del tutto la mente, proviamo a scegliere con consapevolezza…
La “Perla” non ha mai avuto tradizioni carnevalesche?? Ma state skerzando?! Tanto tempo fa il carnevale Taorminese durava 6 giorni in cui si organizzavano un sacco di attività per far divertire la gente, ma sopratutto i bambini. Mi ricordo che in piazza c’era l’albero della cuccagna, il tiro alla fune, la corsa coi sacchi, la caccia al tesoro, le sfilate dei carri in fiore e di quelli allegorici,ecc… Una volta il carnevale di Acireale non era niente paragonato al nostro… veniva gente da tutti i paesi per vedere il carnevale di Taormina… Forse vi siete anche dimenticati che quando ancora c’era il Casinò i carri erano così grandi e belli da non riuscire a passare sotto la torre dell’orologio…
non è vero che la “Perla” non ha avuto mai tradizioni carnevalesche!
basterebbe pensare con orgoglio agli splendidi carri in fiore di Taormina che venivano curati non solo dai nostri vecchi concittadini ma anche dai più grandi vivaisti siciliani dell’epoca.
Le vere tradizioni purtroppo nel nostro paese sono tutte morte ….. è questo che non si vuole ricordare!