Taormina. L’assessore al Turismo della casa municipale taorminese, Italo Mennella, ha voluto affrontare a tutto campo i problemi del comparto di cui si occupa. “Non sono avvezzo a fare gli annunci o altro – ha detto Mennella – fino a quando non realizzo il progetto che mi sono prefissato. Adesso, però, sento la necessità di affrontare le problematiche turistiche per chiarire una volta per tutte alcune situazioni. Sono certamente a disposizione dei progetti che i consiglieri comunali – dice ironicamente – mi proporranno e non certamente a parole. Sono pronto al dibattito perché mi ritengo un democratico. Ho realizzato nel mio mandato iniziative serie. Faccio riferimento a quanto affrontato con Banca Intesa. Il cosiddetto Progetto Taormina è stato richiesto sia da Sanremo e sia da Trapani. Si tratta di un modello che viene, dunque, esportato. Debbo ricordare che, in questa delicatissima fase del turismo, colpito da una profonda crisi economica mondiale, tre compagnie aeree non faranno scalo più a Catania. Abbiamo lavorato, visto che si parla di programmazione, con gli operatori del settore affinché questo non avvenga più. Ovviamente, in questo campo, Taormina, da sola, non può ottenere risultati. Si sta operando, ormai, per il 2011. Qui deve intervenire, per esempio, l’assessore regionale al Turismo, Nino Strano, che ama tanto Taormina. Che ben venga, inoltre, la realizzazione delle sue proposte se fanno bene alla nostra città. Taormina, per incentivare il volàno dell’economia locale, ha pochissime risorse economiche, non ha strutture idonee. Faccio un esempio: il mio assessorato dispone solamente di collaboratori volontari. Il tentativo è di riportare nuovi mercati ed aprirne altri. Ho presentato il piano strategico di promozione che attende fondi che provengano anche dalla Regione. Ritengo di avere smosso, dopo anni di stasi, la situazione relativa alla gestione del Palazzo dei congressi. E’ già pronto un project financing su questa struttura che dovrà passare presto al vaglio del Civico consesso. Sono d’accordo sulla realizzazione di porticciolo e casinò. Questi sono progetti, però, a lungo raggio. Il Palazzo dei congressi è l’unica struttura che abbiamo già a disposizione e che potrebbe proiettare la città verso la destagionalizzazione, creando un notevole indotto per tutte le attività presenti sul territorio. Manca, e lo sappiamo da tempo, un’adeguata comunicazione internazionale con un ufficio di pubbliche relazioni. Anche in questo caso stiamo cercando di reperire i fondi. Dopo anni di inattività in questo settore, abbiamo cercato, così come richiesto dagli operatori specializzati, la cultura siciliana. Faccio riferimento a manifestazioni come la sfilata dei carretti siciliani e anche all’iniziativa denominata Settembre in villa. Con spettacoli come la riscoperta dei pupi siciliani abbiamo ottenuto una media di 450 persone a sera di cui l’80% turisti. Il tutto è stato conseguito con fondi esigui a fronte dei risultati ottenuti. Per quanto riguarda Taormina Arte, non riesco a capire per quali beghe non riusciamo ad avere un programma da proporre per questa stagione turistica. Lo scorso anno siamo riusciti a promuovere la nota kermesse a Berlino, Londra e Milano. Abbiamo dovuto disdire un appuntamento promozionale a Londra con 25 giornalisti del settore perché non abbiamo il programma. Per quanto riguarda gli albergatori, essendo un rappresentante di questa categoria, posso dire con sicurezza che gli esperti dell’ospitalità si sono già mossi a settembre prevedendo quello che sarebbe successo e siamo venuti incontro alle esigenze dei tour operator non effettuando nessun aumento sulle agevolazioni già effettuate, addirittura, ad aprile dello scorso anno. Stiamo cercando, inoltre, una sinergia con le due associazioni albergatori e gli Imprenditori per Taormina per cercare una strategia comune allo scopo di attuare il famoso Sistema Taormina. Abbiamo comprato, inoltre, gli arredi per l’Archivio storico ed il prossimo mese questo progetto sarà avviato. Sono convinto, infine, che sia maggioranza che opposizione debbano dialogare e non litigare altrimenti si rischia la morte del paese”.
Mauro Romano
Lavorate per il 2011?????? L’anno scorso cosa avete fatto????? L’unica cosa che sapete fare è parlare! state costringendo i vostri figli a scappare da questo paese di vecchi! Non c’è futuro per noi giovani in questo paese!! L’unica cosa saggia che potreste fare è andare a casa e lasciare spazio ai giovani!
Un Assessore al Turismo che nel 2010 parla di carretti siciliani e di pupi…è difficile a trovarlo in una città che fà davvero turismo!
Taormina merita molto di più che essere rappresentata da “personaggi” che non fanno più del necessario per ridarle dignità turistica.
Una Taormina sempre più mediocre, povera di idee, triste nelle sue immediate e spesso improvvisate “soluzioni” fatta di promozioni per illusori casinò, programmi per la realizzazione di porticcioli turistici ed altre “fantomatiche soluzioni”…
Mi domando… come si fa a pensare di costruire altre strutture quando già non si riesce a sfruttare quel tanto che già si ha…???
La cosa che più mi sciocca é che in tantissimi altri posti, in Italia e all’estero, dove hanno molto “meno” riescono a fare TANTO e un posto come Taormina, che la natura ha dato la grazia di dare “tutto”, si fa “poco”.
Come hanno fatto i nostri predecessori a dare il lustro che Taormina ha avuto nel passato, con quel molto meno di quello che Taormina oggi può offrire…???
Con rispetto,
G.C.
Se la cultura tornerà ad essere sostenuta dai cittadini e dalle istituzioni, ritroveremo anche
l’orgoglio della nostra identità, come un valore condiviso da tutti gli italiani. Per questo non
c’è più tempo da perdere.
Come diceva un grande filosofo: “Bisogna saper coltivare il proprio giardino”.
Caro Italo,
la stima che ho nei tuoi confronti è grande.
Il problema è che da quasi due anni ti sento dire le stesse cose,giuste,ma non condivise dalla ns. maggioranza,e purtroppo siamo alle solite.
Il problema è che Tu non puoi crescere troppo politicamente,se TAORMINA và im malora chi se ne frega,la colpa è della crisi
mondiale che ci attanaglia.
Con affetto.
Franco Di Salvo.