Da Massimo Cacopardo, riceviamo e pubblichiamo:
“Egregio direttore, questa mia lettera è uno sfogo per le tante ingiustizie che le persone diversamente abili, come me, subiscono quotidianamente. Molti sedicenti disabili non lo sono effettivamente, ma ne approfittano e godono ugualmente dei diritti sotto prescrizioni false. Io ho difficoltà a recarmi alle visite mediche e quindi ho richiesto visite domiciliari. Finalmente, dopo alcune richieste scritte, numerosi certificati medici e lunghe telefonate, un paio di anni fa mi sono state concesse queste visite domiciliari. Alcune si sono svolte senza alcun problema, hanno accertato la mia disabilità e mi hanno concesso vari benefici sotto certi aspetti. Lo scorso anno, però, un medico di sesso femminile mi ha visitato, ma non secondo quanto prevede la legge e poi la visita è durata appena cinque minuti. Dopo tanti anni da invalido al 100% e con tutti i requisiti a mio favore, questa dottoressa ha deciso che io non ho bisogno di accompagnatoria e per questo motivo i documenti inviati all’Inps non mi retribuiscono l’accompagnatoria che invece mi spetterebbe di diritto. Tutto ciò mi ha creato un enorme danno economico e fisico, oltre a grande amarezza. Adesso ho deciso di intervenire con un ricorso secondo le normative vigenti e spero vivamente che mandino a casa chi non svolge il proprio lavoro con serietà. Grazie per lo spazio concessomi sul Suo giornale on line. Cordiali saluti”.
non ci sono parole che possano giustifica re il referto prosegui la tua battagli legale e fai in modo che tale dottoressa non possa Più refertare insulti alla dignità di chi soffre in silenzio un abbraccio
caro massimo,questa dottoressa non sa che abbiamo il filo diretto con il Ministro Brunetta,non ti preoccupare risolveremo il problema,ciao roberto.
Caro Massimo, hai fatto bene a denunciare tale comportamento di questa dottoressa, la quale dovrebbe spiegare ai suoi superiori la motivazione e su che basi poggia questo suo esito.
Vai avanti e non ti fermare mai, ricordati che in alto c’è chi ci controlla, ci giudica e ci dà la forza per proseguire.
Purtroppo la vita è un combattimento e non bisogna mai cedere le armi.
Ti saluto con affetto Salvo
Caro Massimo nella vita le cose girano per tutti e a questa pseudonima dottoressa può succedere qualcosa di simile e poi capirà, certo a te resta il disagio la beffa e il danno, speriamo possa sistemrsi il tutto come ti spetta di diritto, un abbraccio.
Armando.