Taormina. “Le recenti polemiche su Villa Mon Repos a Taormina, in riferimento alla concessione edilizia per un progetto che prevede anche la realizzazione di 14 residence, ci offre l’occasione per riflettere su quali debbano essere le volontà di una comunità a proposito dello strumento urbanistico”: lo dichiara l’ex assessore provinciale alla Cultura, il taorminese Mario D’Agostino. “Tutti sembrano infatti concordi sulla necessità di porre un freno alla cementificazione del tessuto urbano – continua D’Agostino – mantenendo il pieno rispetto dei vincoli di inedificabilità assoluta. Se è vero, però, che oggi è divenuta imprescindibile la valorizzazione dell’identità e delle peculiarità del paesaggio, allora bisogna avere il coraggio di opporsi a quelle iniziative che possano condurre alla diminuzione del pregio paesaggistico, o comunque possano andare nel senso di un peggioramento della fruibilità del patrimonio ambientale e culturale. Indipendentemente dal caso specifico, in cui sono comunque presenti vincoli confermati dalla Soprintendenza e dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, ritengo debba prevalere sempre ed in ogni caso il buon senso, anche a dispetto di eventuali maggioranze di parte; ed è opportuno, pertanto, che accanto alla società civile, prenda una posizione chiara sull’argomento chiunque abbia un ruolo istituzionale, contribuendo per quanto di competenza ad esercitare un atto di indirizzo per la tutela, il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico-culturale. Il rispetto assoluto per il territorio, associato alla conservazione ed al restauro del patrimonio storico, archeologico ed artistico, dovrebbe essere la base per ogni scelta urbana, specialmente a Taormina. Quanto detto dovrebbe valere anche per altri Comuni del comprensorio, ivi compreso Giardini-Naxos, dove a lungo si è discusso sulla opportunità di un piano di lottizzazione relativo alla realizzazione di 54 villette ad uso bifamiliare. Più in generale, probabilmente, si rende opportuno allentare la pressione delle diverse proposte di nuovi insediamenti urbani, alcuni dei quali ad oggi oggetto di confronto, ed è certamente condivisibile l’appello di quanti auspicano la nascita di nuovi sviluppi insediativi solo all’interno di linee di sviluppo urbano ed edilizio pienamente compatibili con il piano paesaggistico-culturale. Infine, è sempre più pressante la necessità di una riorganizzazione urbanistica e territoriale finalizzata ad una valorizzazione ambientale: questa dovrebbe avvalersi di politiche coordinate non solo per gli sviluppi insediativi, ma anche per i trasporti, i servizi e la monitorizzazione di aree delicate. In questo senso, l’individuazione di un quadro di interventi per la promozione e la valorizzazione delle risorse culturali e ambientali, allo scopo di mettere in rete le risorse del territorio, diventerebbe senz’altro più efficace”.
per carmelo:
è forse il porticciolo? …..magari!
Signori miei due sono le cose turismo di un cero livello, oppure seconde case per investire il denaro….
Il Dottore che faccia il dottore! che lo sa fare bene per l’amministrare una Città come Taormina ci vogliono le palle.
scusa carmelo,,,ma cosa succedera’a villagonia???
beh, nel caso di Villa mon repos c’è qualcosa anomalo considerato il ricorso al SUAP ed il rimpallo delle responsabilità tra tutti gli interessati!!!
Domandatelo all’Uff. Tecnico di Taormina, All’assessorato territorio ed Ambiente e alla Sovrintendenza di messina. Logicamente i politici locali sanno molto di più…
Ma con quello che succederà a Villagonia, quelli di Villa Monrepos sono defli angioletti………