Taormina. “Di Blob in Blob. Analisi di semiotica comparata Cinema Tv e Linguaggio del corpo”: è il titolo del volume “fresco” di stampa del taorminese Antonio Magrì. Il libro, che già si trova in diverse librerie di tutta Italia, è pubblicato da “Aracne Editrice”.
“Il titolo Di Blob in Blob – spiega Magrì – fa riferimento al fatto che vengono analizzati il Blob cinematografico del 1958 del regista americano Yeaworth ed il Blob televisivo di Ghezzi, nato originariamente proprio pensando al primo non solo dal punto di vista del contenuto ma dall’organizzazione espressiva per giungere a questo contenuto. Le due opere, come da continuazione del titolo (“Analisi di semiotica comparata”), vengono comparate l’una all’altra. Più precisamente, viene fatto un raffronto tra i diversi modi possibili di usare sistemi semiotici (la scrittura, la musica e il sonoro), che sia i mezzi cinematografici e sia la televisione permettono. Questi due mezzi, per la loro medesima natura o per la capacità di ospitare e sintetizzare in maniera del tutto organica all’interno di sé mezzi e codici espressivi diversi da sé, infatti, fanno dei registi dei direttori d’orchestra alle prese con l’organizzazione di più strumenti e musicisti. Essi diventano dei perfetti artisti multimediali, in grado, insomma, di organizzare e concertare più livelli e mezzi espressivi in una sola opera”.