Taormina. “La riapertura del casinò di Taormina è essenziale, soprattutto in un periodo di crisi come questo che sta mettendo in difficoltà molte città turistiche come la Perla dello Jonio”: sono le parole di Joe Barbara, direttore per circa 10 anni (esattamente fino al 2011) del casinò “Dragonara” di Malta. Joe Barbara è stato in vacanza fino a ieri nella capitale siciliana del turismo insieme alla moglie Lilian e ne ha approfittato per andare a trovare gli amici di sempre, come Vittorio Conti (ex assessore comunale), Salvo Cilona (ex assessore comunale e provinciale), Nino, Giovanni e Antonio Chemi (imprenditori locali). “Durante queste festività pasquali – ha spiegato l’ex direttore della casa da gioco maltese – ho visto una Taormina presa d’assalto dai turisti, ma so che non è sempre così, almeno durante la lunga stagione invernale. Io vengo spesso da queste parti insieme a mia moglie, qui ci rilassiamo. Taormina è veramente un posto incantevole. In inverno ho sempre trovato la città deserta, mentre in estate, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, c’è un boom di visite. Una località, quindi, dai due volti, ma le soluzioni per rimediare ci sono. Una di queste, appunto, è la riapertura del casinò. C’è tanta gente che ha voglia di giocare e soprattutto c’è tanta gente che ha voglia di spendere. Se qui venisse riaperta la casa da gioco, ci potrebbe essere un grande incremento delle presenze turistiche, soprattutto nei mesi considerati più calmi, come ottobre, novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo e aprile. Vi parlo di un incremento di centinaia di migliaia di visite in più all’anno, che, visto il particolare periodo che le località turistiche stanno attraversando, sarebbero da prendere seriamente in considerazione. Inoltre, ricordo a tutti che la casa da gioco porterebbe anche occupazione ai taorminesi e comunque ai siciliani. Vi parlo di circa 300 nuovi posti di lavoro: dai croupier ai cassieri, dagli addetti alla pulizia ai responsabili del guardaroba, dagli addetti alla sicurezza a tutti coloro che lavorerebbero nei ristoranti e nei bar, soprattutto da venerdì a domenica, tre giorni nei quali la casa di gioco sarebbe aperta 24 ore su 24. Ovviamente, a chi abita a Taormina e nell’hinterland deve essere assolutamente vietato l’ingresso al casinò per motivi di gioco, altrimenti molte famiglie del comprensorio si rovinerebbero”.
Sono piu’ di 30 anni che vengo a Taormina e la considero come la mia seconda casa. Ci sono centinaia di Siciliani e Taorminesi che mi conoscon perche hanno frequentato il Casino’ Dragonara quando io facevo ancora il Direttore. Vi assicuro che niente cambiera’ il mio affetto per Taormina e la Sicilia in generale. Vero che non ho scoperto l’acqua calda ma se mi era chiesta la mia opinione, cosa dovevo rispondere? Anzi, sono andato oltre e ho detto che i Taorminesi devono essere proibiti dall’entrare nel Casino perche sono convinto che molto, se non tutti, trascurerebbero i loro negozi, famiglie eccetera. Ho detto questo perche’, dopo 42 anni spesi lavorando nei Casino’ credo che qualcosa ne so. A IL CONTESTATORE rispondo che se vuole sapere da dove vengo, basta venire a Malta e glielo mostro. E forse, quando sara’ qui, imparera’ un po’ di educazione.
Per mia curiosità, avrebbe accettato questa intervista da Direttore?
L’ex direttore del casino’ di Malta ha incontrato i due peggiori assessori della storia di Taormina. Uno verrà ricordato per le strade invase dalla spazzatura e dalla sporcizia solo perché non ha piovuto per molto tempo…l’altro invece per i costosissimi paletti messi in giro per la citta’ …
ma va’….se non ce lo diceva lui non ce ne saremmo accorti,ma da dove viene questo dalla val brembana ???
mha mistero della fede!!!
Hanno scoperto l’acqua calda…con 50 anni di ritardo!