Dal presidente del Circolo Legambiente Taormina/Valle dell’Alcantara, Marco Monforte, riceviamo e pubblichiamo:
“Torna d’attualità – e non è una bella notizia – il Porto a Villagonia. Nella recente conferenza di servizi del 12 marzo, uno dei due progetti è stato subito accantonato perchè sovracomunale (in pratica interessante il Comune di Giardini). L’altro progetto è quello ormai famigerato, ri-presentato da un’altra ditta, un abnorme tentativo di speculazione con varie strutture residenziali e commerciali non con vista sul mare, ma direttamente sul mare. Un progetto già contestato da buona parte dei cittadini e dalle maggiori associazioni come Legambiente, Wwf e Italia Nostra. Sebbene il Comune di Taormina (al cui interno, su questo, non si vedono sostanziali differenze tra maggioranza e opposizione), abbia chiesto alla ditta presentatrice di riproporre una versione ridotta, ecologica del marine, si tratta pur sempre di un’opera da scongiurare per vari e sensati motivi. I cittadini devono avere ben presente la posta in gioco, di contro alla falsa idea che un porto di 300, 500 o più posti-barca possa essere una soluzione per la crisi turistico-economica. Opporsi a questo ennesimo sfregio al territorio è una necessità, più che strettamente ambientale, economica e di buon senso. Vale la pena elencarne i punti essenziali: 1) Non è affatto dimostrato che il preteso turismo nautico, che si concentra nella già satura stagione estiva e non presenta numeri significativi, incrementi l’economia comprensoriale, anche perchè si limiterebbe per lo più allo stesso ambito portuale. Al contrario, è dimostrato e certo che una simile opera di cementificazione danneggerebbe in modo irreversibile un paesaggio famoso nel mondo che è la nostra fortuna e la nostra cartolina. Calcolo costi/benefici: qualche diportista in più/un colossale parcheggio per barche nel nostro mare. Chi ci guadagna? Solo chi lo fa. 2) E’ grave e piuttosto bizzarro impegnarsi in un progetto così importante con una sostanziale impreparazione, senza cioè un serio studio preliminare che valuti le migliori opportunità per l’intero comprensorio sovracomunale e che tenga conto dell’integrazione del sistema dei trasporti. Per esempio con un concorso di idee internazionale. 3) Prima di investire nella portualità, sarebbe opportuno valorizzare le attrattive già esistenti sulla costa, come il Museo Archeologico di Giardini, il Borgo di Villagonia, i sentieri pedonali, le spiagge. 4) Grossi problemi per la realizzazione e la fruizione. Il cantiere rimarrebbe aperto per anni (blocchi e varianti permettendo) e si svolgerebbe sul mare anche per l’approvvigionamento dei materiali. Per utilizzare la struttura si dovrebbero realizzare passaggi sotto l’attuale sede ferroviaria, aree di sosta più a monte: altro cemento. Se poi si tiene conto che la viabilità della zona è assolutamente inadatta, si ha un quadro abbastanza impressionante. 5) Il Porto, medio o grande che sia, comprometterebbe la balneazione nella baia e creerebbe problemi di erosione gravi, come si è già visto per quello di Giardini. Inoltre il fondo marino, nello specchio d’acqua interessato dal progetto, come risulta da varie relazioni ufficiali, è quasi un sito archeologico sottomarino. E’ presente, infatti, un relitto di epoca romana e vari reperti. 6) Facciamo nostra l’idea già proposta, previo studio di fattibilità, di puntare sulla promozione di un servizio di battelli (taxi d’acqua) tra Giardini, Taormina e Letojanni. Ciò richiede: a) un molo rimovibile a Villagonia; b) il completamento dell’attuale Porto di Giardini nel senso di un punto d’attracco attrezzato per piccoli natanti e per gli shuttle delle navi-crociera; c) un collegamento verticale, il più possibile dissimulato, tra Villagonia e il centro di Taormina. Questo progetto, relativamente semplice, presenta diversi e preziosi vantaggi, tra cui: riduzione del traffico, attrattiva turistica per il servizio di trasporto via mare, salvaguardia dell’ecosistema. Per quanto esposto, invitiamo i cittadini d’accordo con noi a fare sentire la loro voce coi rappresentanti politici e gli amministratori a tornare all’interesse collettivo come unico obbiettivo del loro agire. Cordiali saluti. Marco Monforte, presidente Circolo Legambiente Taormina/Valle dell’Alcantara”.
Abbiamo il Paese più bello del mondo, ma purtroppo la gente, anziché valorizzare le bellezze naturali, artistiche e archeologiche, continua a costruire schifezze per il proprio tornaconto personale, senza alcun rispetto per tutto ciò che di bello la Natura e l’Uomo del passato ha creato!
sono stato consigliere a giardini per più di 10 anni e abbiamo già lottato perchè la nostra splendida baia non venga distrutta.Il contributo che l’allora Giunta Giglio ha dato per non far realizzare questo mostro è stato determinante fino al punto da far intervenire la sovrintendenza regionale a rilasciare un vincolo archeologico in quell’area per la presenza sul fondo marino di colonne romane.
Inoltre, una delle conquiste ambientali più importanti degli ultimi anni nel nostro territorio e che è passata quasi inosservata agli occhi dell’opinione pubblica, e cioè il convogliamento degli scarichi fognari nella condotta consortile del depuratore di Giardini, non scaricando più sotto Capo Taormina, ha di fatto favorito la ricomparsa della Poseidonia, un’alga presente nelle acque pulite.Pertanto, sarebbe una vera beffa che 500 metri di bellissima spiaggia, di sabbia e brecciolino,fruibile da migliaia di cittadini che risiedono a Villagonia ed a Ortogrande sia cancellata per dar posto al cemento e la petrolio per gli appetiti dei soliti avvoltoi pronti ad azzannare le nostre bellissime coste, patrimonio dell’umanità.Dobbiamo lottare fino in fondo perchè questo non avvenga!
…all’assalto della rocca con lenzuola bianche con la scritta visibile da Reggio Calabria e da Catania … chiaramente solo
: S H A M E – niente altro da dire…..
nessun paese deturpa il proprio ambiente per ricevere niente … ma Taormina ormai si sta distinguendo per le sue peculiarità…. che Dio ce la mandi buona.
penso che Marco Monforte/Lega Ambiente abbia ragione, chi ha viaggiato un pò per il mondo avrà notato che i porti turistici o meno sono sempre collocati in zona marginale, poichè come lui sottolinea la balneazione diventa impossibile per un largo raggio, la zona limitrofa al porto diventa zona di servizi, uffici, parcheggi
deturpare una baia che ha un valore inestimabile a livello naturalistico e paesaggistico è un delitto per noi e per i posteri e nessun compenso economico supposto potrà giustificarci agli occhi di chi verrà dopo di noi
Marco,mi trovi assolutamente d’accordo.
e vogliamo fare turismo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Caro Marco.
Blocchiamo sul nascere con una petizione a largo raggio tale preventivato stupro della baia di Villagonia.
La gente ormai è presa solo dal denaro, tutto il resto per loro non è importante.
Saluti Salvatore Bozzurro