Taormina. Alla presenza dell’assessore regionale dei Beni Culturali Alberto Samonà e del sindaco di Taormina Mario Bolognari il 16 luglio si è inaugurata nello storico Palazzo Ciampoli la mostra multimediale e inclusiva “Le Cento Sicilie. Il più ibrido dei continenti”, organizzata dal Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano.
In mostra, con quattro opere ciascuno, dodici artisti di diversa anagrafe, formazione e poetica, l’eccellenza nel panorama artistico siciliano: Alessandro Bazan, Giovanni Blanco, Barbara Cammarata, Giuseppe Colombo, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Filippo La Vaccara, Franco Polizzi, Ignazio Schifano, Samantha Torrisi e William Zanghi.
La mostra nasce da un’idea di Giuseppe Vella e Diego Cavallaro e prende spunto dal noto saggio di Gesualdo Bufalino di cui proprio quest’anno ricorre il centenario della nascita. La mostra come d’altronde il libro mostra le molteplici identità di un’isola ricca di contrasti ma al contempo ricca di arte ineguale, colori disomogenei, atmosfere diverse.
La mostra ha un’impostazione multimediale, inclusiva e assai innovativa. Il visitatore, infatti, può entrare in contatto con i dodici artisti grazie al QR Code affiancato ad ogni opera che rimanda a un video in cui l’artista si racconta. La Sicilia è ritratta nelle quarantotto splendide opere – ognuno un capolavoro- sia dall’interno che dall’esterno, sia come legenda che come realtà, sia nel suo passato che nel suo presente.
Tutte le sfumature di un’isola incantevole e pittoresca dalle molte anime sono rappresentate con accortezza, abilità e con un chiaro scuro di luce che ne arricchisce la conoscenza. Per cui il visitatore riesce a immergersi nel mare blu cobalto di Iudice o a passeggiare nelle campagne arse dal sole di Polizzi; incontrare il volto solcato dai pensieri e dalla tensione di Blanco ma anche il corpo giovane e dinoccolato di Bazan; toccare con mano la realtà di una Sicilia vera, cruda di La Cognata ma anche quella magica e sognante di Torrisi e irreale e astratta di Schifano.
Un viaggio unico ed emozionale che come spiega il critico d’arte Ivan Quaroni getta una sguardo “sulla composita realtà dell’attuale pittura siciliana, uno scenario inafferrabile, sfuggente, che meriterebbe non una mostra, ma una teoria di esposizioni capaci di documentarne le varie anime: quella realistica e quella surreale, quella tradizionalista e quella sperimentale, quella isolazionista e quella cosmopolita, quella identitaria e quella globalista, come parti di un complesso mosaico multicentrico”.
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile a Palazzo Ciampoli tutti i giorni dalle 9 alle 19 fino al 14 novembre.
Milena Privitera