Taormina. Prima visita ufficiale del nuovo assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà, al Teatro Antico di Taormina, che sabato 30 maggio ha riaperto ufficialmente al pubblico. Alle 12 in punto, come da programma, l’assessore è arrivato nella storica cavea taorminese accolto da Gabriella Tigano (direttore del Parco Archeologico Naxos Taormina) e Riccardo Ercoli (presidente di Aditus). A seguire sono arrivati Mario Bolognari (sindaco di Taormina), Matteo Francilia (sindaco di Furci), Antonio Catalfamo (deputato regionale), Fabio Cantarella (assessore del Comune di Catania) e Salvatore Vittorio (comandante della Stazione dei carabinieri di Taormina).
“Abbiamo voluto dare un messaggio ai siciliani – spiega Samonà – con l’iniziativa denominata La cultura riparte. Da oggi al 7 giugno si potrà entrare gratuitamente nei Pachi e nei musei della nostra regione con un sistema di prenotazione on line. La Regione Siciliana vuole ringraziare tutti coloro che hanno consentito alla nostra isola di tenere livelli bassi di contagio rispetto ad altre regioni che ancora si trovano in una fase di post emergenza. Ritorniamo a riappropriarci del nostri gioielli e dei nostri luoghi della memoria. Se nelle agende della politica la cultura era agli ultimi posti, adesso dobbiamo metterla ai primi posti. Questa è la scommessa”.
“Io ho un progetto – prosegue Samonà – e cioè quello di realizzare, in autunno, una tre giorni dedicata ali Beni culturali e alla cultura suddivisa per sezioni. All’interno di queste sezioni parleremo dei Beni culturali e delle Soprintendenze, parleremo dei temi della cultura a partire dai mestieri della cultura. Parlo degli attori, degli artisti, dei registi e dei macchinisti. Noi non dobbiamo semplicemente gestire musei, ma dobbiamo fare in modo che il bene culturale diventi cuore pulsante di un’azione attuale ed è un’azione che guarda questi mestieri della cultura. Ovviamente tutto in sintonia con l’assessorato al Turismo che ha le competenze giuridiche. In questo momento ci sono disegni di legge sui Beni culturali all’Ars. Il Governo non è interessato a emendare disegni di legge che mortificano le Soprintendenze e il paesaggio. A noi interessa guardare al tema del paesaggio come una grande risorsa e un grande serbatoio di energia. I primi giorni di assessorato alla Cultura sono stati di lavoro incessante”.
Tra le prime persone che ho voluto incontrare – continua Samonà – ci sono la moglie e il figlio del professore Sebastiano Tusa. Dobbiamo ripartire nel solco di quell’eredità a tutti i livelli. Sono stati giorni di grande lavoro per le riaperture degli spazi culturali, ma anche perché abbiamo approvato di recente un bando per i teatri e un altro bando per il restauro dei cinema. A ogni riunione di Giunta approviamo bandi per il recupero dei Beni culturali”.
“L’estate al Teatro Antico di Taormina? Sarà un’estate di ripartenza – spiega l’assessore – con le necessarie misure sanitarie. Non ci saranno i grandi spettacoli, i grandi eventi, però d’intesa con tutti gli interlocutori stiamo pensando a organizzare qualcosa di qualità. Qualcosa che comunque possa garantire il distanziamento sociale. Parliamo di iniziative di qualità, delle iniziative per le quali il silenzio non diventi occasione di chiusura ma di apertura. Ascoltare il silenzio, un concerto, una parola o una narrazione può diventare un unicum. Bisogna ripartire da questo”.
“Sono molto felice di aver incontrato il sindaco di Taormina, Mario Bolognari – conclude l’assessore – perché un anno fa nella veste di giornalista lo avevo intervistato. Lui mi aveva parlato di tutta una serie di criticità di Taormina, che adesso si sono probabilmente aggravate dall’emergenza sanitaria. Mi ha fatto piacere incontrare il sindaco, che come sapete è di una parte politica lontana dalla mia, perché dobbiamo essere tutti insieme per un grande processo di ripartenza”.
“Il turismo è partito da Taormina – sottolinea Mario Bolognari – e poi tutta la Sicilia si è incamminata su questa strada. Qui ci sono tante ragioni storiche, artistiche e culturali per avere la giusta considerazione da parte della Regione. Taormina paga un prezzo altissimo, perché lavora prevalentemente con il turismo internazionale e in questo momento non ci sono le condizioni per puntare su questo ambito, soprattutto a causa delle difficoltà nei collegamenti. Nei giorni scorsi abbiamo fatto un tavolo di concertazione con tutti gli interlocutori della città. Ciascuno deve fare la propria parte, dal Comune al più piccolo stabilimento balneare. Bisogna giocare di squadra per essere pronti a ripartire e intercettare tutte le risorse economiche che saranno messe a disposizione. Non possiamo permetterci che finiscano altrove”.
“Il Teatro Antico di Taormina – dice Gabriella Tigano – è uno dei siti più visitati della Sicilia. Gli ultimi mesi sono stati pesanti per tutti. Adesso abbiamo tante prenotazioni di utenti che vogliono venire a visitare la storica cavea. Questo significa che anche i siciliani hanno il piacere di venire al Teatro Antico di Taormina, di ammirare tutta questa bellezza e di godere di questo paesaggio unico al mondo. Nel 2019 abbiamo quasi raggiunto un milione di visitatori, grazie anche alla presenza di molti turisti stranieri. Quest’anno si punterà molto sui turisti italiani. Sono certa che anche per il 2020 riusciremo a raggiungere buoni risultati”.