Taormina. La spiaggia non c’è più, un fatto tanto concreto, quanto preoccupante. E questa volta, a farla scomparire, non è stato, come spesso accade, il deleterio, ma naturale, fenomeno di erosione della costa, dovuto all’avanzamento del mare, bensì il superficiale comportamento di quanti, nell’intento di chiudere un buco, hanno aperto, invece, una falla, portando come conseguenza diretta la sua cancellazione. Stiamo parlando del lembo di arenile in contrada “Caparena”, lo storico, suggestivo fazzoletto di rena, che gravita attorno a quel fortilizio bellico del secondo conflitto mondiale, punto di riferimento da sempre dei più convinti naturisti italiani e stranieri, residenti od ospiti della Città del Centauro. Una piccola oasi di diversità nell’immenso deserto dei così detti normali, ma che ben si adattava ad una stazione turistica di caratura mondiale, com’è, appunto, Taormina. L’incantevole striscia di sabbia, incastonata in quella caratteristica scogliera, uno degli angoli di particolare bellezza, di cui è disseminata la “Perla dello Jonio”, è stata, di recente, sotterrata da un’infinità di blocchi di pietra lavica, posti, certamente, a salvaguardia della sovrastante strada ferrata, minacciata e non di rado sconvolta dalla furia del mare in tempesta. Un antidoto, quei massi frangiflutti, all’azione devastatrice dei cavalloni marini, per il quale si poteva, però, studiare ben altra soluzione, salvando, come si suol dire, capre e cavoli. Piuttosto che erigere una simile barriera, ammassando comodamente e alla rinfusa miriadi di spezzoni di roccia, si sarebbe potuta creare, in alternativa, una struttura ostruente ugualmente efficace, ma priva di impatto ambientale. Misteri di un’Italietta sempre più incomprensibile.
Antonio Lo Turco
Ciò non toglie che la spiaggia delle rocce bianche, mantenga propri tratti caratteristici e di identità, che chiunque può cogliere e gustare visitandoci……….
il fatto risale all’anno scorso, si tratta di un bello sperpero di denaro, le pietre laviche sono state portate sul posto più di una volta, perchè ogni volta una mareggiata le portava sul fondale del mare, ma il fondale prima o poi ci sputa addosso quello che gli imponiamo con la forza ( legge della natura? )e così è stato, ora le pietre laviche belle nere occupano la spiaggetta “rocce bianche”, menzionata in diverse guide turistiche, beffa del destino? per ricordarci ancora una volta quanto agiamo alla leggera con il territorio chiamato “Taormina” e che forse non ci meritiamo..
Purtroppo,nelle belle spiaggie Di Taormina accadono questi fenomeni, ,ma spesso la manina dell’uomo ci mette delsuo,percio’non sempre bisogna lamentarsi quando accadono certe cose, la natura crea, l’uomo la scompone, io scusate penso se si farebbe piu’attenzione certe situazioni non accadrebbero, grazie e voglio scusarmidel mio intervento. 27/ 4/ 2010 D’Agostino Francesco.