Taormina. “Il drammatico momento storico che stanno vivendo parte dei popoli dei paesi del Medio Oriente, il gran numero di rifugiati in fuga e in massa diretti verso i nostri Paesi spinti dal legittimo bisogno di sopravvivenza non può che non farci riscoprire quell’antico valore, a volte indebolito dagli egoismi individuali e dalle strumentalizzazioni politiche, della solidarietà”: a spiegarlo è stato Alessandro Cardente, delegato ai Diritti Umani del Club Unesco di Taormina Valli d’Alcantara e d’Agrò. “Avendo avuto l’opportunità e l’onore di dialogare con illustri personaggi del giornalismo, inviati di guerra e personalità eccellenti come Franco Di Mare, Viviana Mazza e Laura Silvia Battaglia, ho voluto organizzare per il nostro Club una tavola rotonda dal titolo: La Cultura degli Altri. Durante l’incontro, che si è svolto in un noto hotel del centro storico, ho voluto creare e avviare un dialogo sereno se pur complesso che non accrescesse la paura verso l’ignoto, ma che sensibilizzasse gli animi verso altri esseri umani meno fortunati di noi, la cui la sorte ha imposto un luogo di nascita di dolore e privo di speranze. E’ ancora viva l’immagine drammatica di pochi giorni fa, sulla riva del mare, di un bambino privo di vita che cercava la vita. Quel bambino era nostro figlio, nostro nipote, era parte del nostro futuro. La sua colpa è stata quella di nascere in un luogo sbagliato. Magari solo per pochi km di differenza, anche per lui, sarebbe stato tutto diverso. Il mio grazie di cuore va al presidente Giuseppe Tindaro Toscano della Zecca, che anche quest’anno mi ha dato la possibilità di organizzare un incontro culturale di così alto livello. Un grazie anche ad Antonella Ferrara”.