Taormina. Lunedì 23 dicembre, alle ore 19,30, nella sala B del Palazzo dei Congressi di Taormina, in occasione delle festività natalizie, verrà rappresentata l’opera teatrale con musica dal vivo “La Cantata di li Pasturi”, antica rappresentazione natalizia in lingua siciliana, messa in scena da Anna Maria Raccuja, con musiche arrangiate dal maestro Alessandro Russo ed eseguite dall’Orchestra Mandolinistica Gioviale di Taormina, diretta dal maestro Leonardo D’Agostino, e con i brani della tradizione natalizia interpretati dal cantante Ivan Stringelli.
I costumi e le scene sono realizzati dal Gruppo Giammonarte e in particolare dal maestro Tino Giammona il quale ha riproposto una ricostruzione storica dei vestiti tipici taorminesi settecenteschi, che venivano usati nel giorno del matrimonio.
L’evento, fortemente voluto dalle Associazioni Ars Vivendi e dall’Associazione Mandolinistica Gioviale, vanta la preziosa collaborazione del Comitato Tradizioni e Festività popolari Taorminesi, del Gruppo folk “I Molesi” e de “Lo Zufolo Folk Sicily”
“Abbiamo lavorato in sinergia – spiega Anna Maria Raccuja – per ricordare un passato in cui le rappresentazioni sacre nei periodi di festa erano delle ricorrenze usuali e molto attese. Si metterà in scena una lunga e secolare tradizione orale, recuperando gli antichi cunti, i detti e i proverbi popolari, i canti e le sonorità che fanno parte del nostro patrimonio culturale. Una grande occasione per la comunità di andare a teatro per riscoprire le atmosfere natalizie di una Taormina antica. Un piccolo estratto dello spettacolo è stato proposto, il giorno dell’Immacolata, agli ospiti della Casa di soggiorno Carlo Zuccaro, che hanno accolto l’evento con gioia ed entusiasmo”.
Questa antica novena, già realizzata nel 1982 come spettacolo itinerante da Saro Raccuja con il nome di “Nuvena di Natale figurata”, è tratta da un antico testo, che risale alla metà del ‘700 scritto dal canonico monrealese Antonino Diliberto (1704 – 1772) conosciuto con lo pseudonimo di Binidittu Annuleri, il cui titolo originario era “Lu viaggiu dulurusu di Maria”.
In questo nuovo adattamento, che rivive la nascita di Gesù bambino attraverso le usanze e i costumi tipici della tradizione natalizia popolare, l’opera si divide principalmente in quattro momenti fondamentali: l’Annunciazione, il matrimonio, la partenza e l’arrivo a Betlemme.
Il maestro Tino Giammona spiega la ricostruzione storica dei costumi tipici taorminesi: “Taormina vantava dei laboratori di ricamo nei quali la maggior parte delle donne della nostra città lavorava e dove veniva confezionato il vestito della festa. Quest’ultimo veniva ricamato con allegorie barocche, fiori di zagara, nodi di amore, colombe e lo stemma della città, utilizzando fili d’oro e seta. Tutto veniva realizzato su tessuti di colore rosso scuro, che simboleggiavano il martirio di San Pancrazio e con il blu-azzurro del gonfalone della centauressa taorminese. La maggior parte di questi vestiti è andata persa, ma con l’aiuto di mia mamma e di mia sorella abbiamo ricostruito attraverso quel poco che era rimasto di documentazione storica fotografia il costume festivo, che sarà in scena in questa Cantata di li Pasturi, dove si potrà ammirare un grembiule con ricami in filo d’oro appartenuto a una taorminese, da poco restaurato”
Anna Maria Raccuja: “Ringraziamo il Comune di Taormina e le attività commerciali che hanno reso possibile la realizzazione di questo spettacolo: Lido La Pigna, Bar Capriccio, Il Balocco e Ottica Fiumara”.