Taormina. “L’appuntamento elettorale del 9 e 10 giugno sarà fondamentale per la nostra città, un momento di scelta determinante per cambiare finalmente Taormina e garantire a tutti noi un futuro migliore”: a dichiararlo è il candidato a sindaco Jonathan Sferra. “Ho deciso di candidarmi a sindaco – continua Sferra – perché non voglio più vivere in una città governata dai soliti noti, persone da un passato politicamente ed economicamente fallimentare, incapaci di risolvere i problemi e di ascoltare le necessità della gente, capaci solo di consegnarci un Comune con oltre 50 milioni di euro di debiti. Il movimento politico che mi sostiene si chiama non a caso Avanti Taormina, perché crediamo che questa Città possa e debba guardare avanti con speranza. Una forza politica fatta di volti nuovi, nata dall’iniziativa spontanea di un gruppo di giovani, esponenti del mondo dell’imprenditoria e delle professioni, per dare corpo e voce a tutte quelle persone che da tempo non si riconoscono più in un certo modo di fare politica. Abbiamo pensato di mettere appunto un programma di buon governo che non sia solo un libro dei sogni, ma che guardi alla realizzazione concreta di quanto realmente si possa fare. Di fondamentale importanza sarà allo stesso tempo evitare gli sprechi e gli inutili costi della politica, da cui contiamo di recuperare almeno 3,5 milioni di euro all’anno, ad esempio tagliando le indennità degli amministratori e mettendo la parola fine a tutti gli esperti esterni che fino ad oggi hanno tratto guadagni dalle casse del Comune. Dal recupero di queste somme creeremo un fondo a favore delle famiglie bisognose e delle imprese in difficoltà. Non è più possibile che gli errori della politica continuino a gravare sulle tasche dei cittadini. Nei primi cento giorni di governo mi impegno personalmente a: ridurre l’IMU sulle attività produttive che operano tutto l’anno; approvare un nuovo regolamento TARSU (TARES), promuovendo la raccolta differenziata porta a porta per ridurre la spesa e i costi a carico delle famiglie e delle attività economiche della città; revocare tutte le convenzioni stipulate con la SERIT e società affiliate, che hanno messo in ginocchio le famiglie e le attività taorminesi, con il passaggio del servizio di riscossione al Comune. Svilupperemo un’intensa programmazione annuale, non solo estiva, per incrementare lavoro e profitti, rilanciando tutti i siti di interesse storico e artistico ed il turismo congressuale. Dobbiamo dare lavoro ai nostri giovani, oggi costretti ad emigrare in cerca di un’occupazione dignitosa. Non è più accettabile costringere i lavoratori delle strutture ricettive a lavorare solo sei mesi l’anno: gli alberghi devono restare aperti tutto l’anno. Ci adopereremo inoltre, sin da subito, per realizzare almeno 100 nuovi posti di lavoro con la creazione di cooperative per aprire cantieri ed offrire servizi ai cittadini e ai turisti. Questi sono solo alcuni tra i punti più urgenti e di immediata realizzazione del nostro programma. Un programma che vi invito a leggere con attenzione e che contiene anche serie politiche sociali e per i diversamente abili: soluzioni e progetti per le persone con disabilità di fatto disegnano un volto umano e qualitativamente migliore della città. Crediamo inoltre che in ogni provvedimento, iniziativa pubblica o privata l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità. Un programma che riserva pieno sostegno allo sport, che prevede la creazione di una rete wi-fi libera per tutti, che vuole essere realmente vicino alle frazioni sino ad oggi troppo dimenticate, che individua una serie di infrastrutture di cui la Città non può più fare a meno. Questa è la missione che ci assegniamo per Taormina, con la forza di crederci. Vorrei che la mia scommessa, quella di cambiare Taormina a 29 anni, diventi anche la vostra scommessa. E’ una grande sfida, un compito tanto esaltante quanto difficile, ma per noi vale la pena provarci, consapevoli che gli uomini e le donne che hanno guidato fin ora la città con molti più anni di esperienza hanno prodotto solo fallimenti. Sentiamo il dovere di crederci. Per queste ragioni l’appuntamento elettorale che ci attende sarà fondamentale: sarà davvero una scelta rivoluzionaria, di campo, la scelta decisiva da cui dipenderà il nostro futuro. Sono convinto che la Taormina che ho in mente sia come quella che avete in mente voi, con l’orgoglio di essere taorminesi: una città nel quale nessuno debba sentirsi un cittadino di serie B, dove nessuna categoria debba sentirsi sola e abbandonata, una città dove tutti possano sentire il Comune come la propria casa e non come un nemico lontano e inefficiente, una città che dia speranza ai giovani e che non li costringa ad emigrare per cercare lavoro, una grande città che guardi ad una nuova stagione di benessere e prosperità”.