Taormina. Quarto appuntamento con il Jazz del festival inserito nel cartellone di Taormina Arte. Nella cornice del “Parco Giovanni Colonna Duca di Cesarò”, il giardino pubblico cittadino, alle 21.30, ingresso gratuito, venerdì 20 luglio si terrà l’atteso appuntamento con “Bienestan”, l’album uscito nel 2011 che ancora oggi rappresenta per Aaron Goldberg e Guillermo Klein un punto di arrivo e contemporaneamente di partenza per nuove sperimentazioni. Saranno loro, con pianoforte e rhodes, insieme con Mark Turner (sax tenore), Matt Penman (contrabbasso) e Greg Hutchinson (batteria), i protagonisti della quarta serata del “Taormina Jazz Festival 2012”. Di Aaron Goldberg, sicuramente uno dei più quotati tra i giovani musicisti di jazz, ha parlato allmusic.com, il più prestigioso sito sul web di musica internazionale, che ne ha scritto queste parole: «L’astro di Aaron Goldberg nel jazz contemporaneo è costantemente in ascesa… con il disco “Home”, Goldberg stabilisce una raffinata fusione tra il lato più dolce della tradizione alla Bill Evans e l’approccio armonico più avanzato alla Keith Jarrett». A 25 anni, nel 1999, ha inciso il primo disco “Turning Point”, ottenendo meritato riconoscimento e conseguente stimolo a proseguire nel cammino intrapreso da parte di artisti di fama internazionale come Joshua Redman e Winton Marsalis, con i quali ha collaborato nel corso degli anni. Goldberg è considerato dai critici un talento musicale dotato di un inciso ed eclatante senso del ritmo. Un connubio perfetto quello tra il pianoforte di Aaron Goldberg e il rhodes (pianoforte elettrico) di Guillermo Klein, argentino doc che ha trascorso alcuni lustri a New Jork respirando il jazz della Grande Mela, scegliendo poi di tornare a vivere e lavorare tra la nativa Argentina e la Spagna dove dal 2008 collabora con l’università del jazz presso Musikene (Centro Superior de Música del País Vasco) e la Scuola Superiore di Musica dei Paesi Baschi, a San Sebastián. Mark Turner è un sassofonista e compositore tra i più quotati al mondo. Ricerca ed innovazione rendono il suo stile inconfondibile e particolarmente significativo nella costante evoluzione del linguaggio musicale e strumentale, così come la sua personalità rilassata e meditativa rendono le sue improvvisazioni penetranti nella struttura armonica e ritmica dei brani. Sul palco anche Matt Penman, nato in Nuova Zelanda e cresciuto musicalmente a New York, dove attualmente risiede, suona ed insegna. Contrabbassista e compositore, collabora con John Scofield, Joe Lovano, Eric Harland, Dave Douglas, Joshua Redman. Il suo stile e l’eleganza del suo groove lo rendono molto apprezzato da ascoltatori, musicisti e critici di tutto il mondo. Greg Hutchinson è, infine, un batterista che ha accompagnato alcuni tra i più grandi musicisti di jazz, come Joe Lovano, Oscar Peterson, Ray Brown, Roy Hargrove; ha suonato in colonne sonore di film e show televisivi ed ha collaborato anche con Diane Reeves e la Berliner Philharmoniker. Innato senso del ritmo e della sperimentazione caratterizzano questo grande musicista.