Taormina. Quale futuro sul destino di Isolabella? Se n’è discusso nell’ambito di un convegno che ha avuto, appunto, per tema: “Isolabella, un giardino con l’anima”. Rimane ancora l’incertezza sull’affidamento della gestione. In attesa di percepire se l’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente confermerà, dopo le proteste di queste settimane, la volontà di far gestire l’area della Riserva naturale orientata al “CutGana”, si è svolta, appunto, una conferenza organizzata da: “Garden club Taormina”, “Movimento Azzurro” e ”Associazione Umanesimo e Solidarietà”, con il patrocinio del Comune di Taormina e della Provincia regionale di Messina. Proprio “Movimento Azzurro” si è detto pronto ad impegnarsi per la gestione dello scoglio simbolo di Taormina, in sinergia con la Provincia. Nel corso dell’appuntamento sono intervenuti: Mauro Passalacqua (sindaco di Taormina), Ilde Tomassetti (presidente Garden Club), Eugenio Raneri (presidente del Consiglio comunale) ed inoltre si sono registrate le relazioni di Giuseppe Pracanica (rappresentante di Movimento Azzurro), Anna Chiara Ardizzone e Marcello Scurria (che ha parlato delle “Procedure di affidamento delle Riserve Naturali”). In questo contesto altamente qualificato si è trovata anche Annamaria Scifo, che ha diretto la Riserva di Isolabella negli anni in cui l’oasi era affidata al Wwf e che nel suo intervento ha evidenziato gli abusivismi e le violazioni ambientali che negli ultimi anni hanno interessato il sito. L’incontro è servito a illustrare sia le scelte ambientaliste delle associazioni organizzatrici che le iniziative che intendono assumere la Provincia regionale di Messina e il Comune di Taormina per poter dare una svolta alla gestione di Isolabella, che sinora è rimasta “terra di nessuno”. L’Ente di Palazzo dei Leoni, al fine di stoppare l’affidamento della Riserva al “Cut Gana”, ha affidato incarico proprio a Scurria di formalizzare un atto di diffida nei confronti dell’assessorato al Territorio e all’Ambiente. Insomma la questione non è per nulla sopita. Rimane da percepire cosa realmente si vuole realizzare nel sito marino. Certamente, adesso, va indicato, in maniera chiara, un percorso importante per il luogo che non ha mai avuto un indirizzo definito.