Taormina. La baia dell’Isolabella ritorna al suo splendore. Nei giorni scorsi sono stati completati gli interventi di eliminazione dei detrattori ambientali che deturpavano la spiaggia della Perla dello Jonio e che compromettevano l’integrità degli habitat costieri presenti nell’area in cui insistono la Zona Speciale di Conservazione “Isolabella, Capo Taormina e Capo S. Andrea” e la Riserva naturale orientata “Isolabella”.
Gli interventi, infatti, sono stati finalizzati a preservare la biodiversità terrestre presente nell’area e per garantire la fruizione in sicurezza della spiaggia. Il sito, infatti, rappresenta un hotspot di biodiversità in un contesto fortemente antropizzato. Le opere sono state realizzate dall’Università di Catania.
Nel corso degli interventi (durati quasi quattro mesi e realizzati grazie ad una sinergia tra le diverse aree dell’Università di Catania) sono stati rimossi blocchi in conglomerato cementizio, pozzetti e contatori elettrici dismessi, tracce in cemento di varie dimensioni e armature in ferro ammalorate affioranti dai moli in cemento che rappresentavano un detrattore ambientale e elementi di degrado per gli habitat presenti nella Zona speciale di conservazione e nella riserva naturale.
“Il privilegio di gestire un bene conosciuto in tutto il mondo ci impone la piena conoscenza delle criticità più emergenti e la pronta idea progettuale ci ha permesso di cogliere al meglio l’occasione rappresentata dai finanziamenti previsti dalle linee del Po Fesr – spiega Anna Abramo, direttrice della Riserva naturale orientata Isolabella – l’impegno quotidiano e il continuo contatto sinergico con gli enti preposti al rilascio dei necessari pareri ci hanno consentito di partecipare al bando con un progetto cantierabile in tempi brevi, requisito tra l’altro di premialità. I lavori, che saranno illustrati a fine mese nel corso di un webinar, sono stati eseguiti con criteri ecosostenibili nel massimo rispetto delle componenti biotica e abiotica presenti nell’area e delle regole che il sito impone sotto la sorveglianza quotidiana del personale del Cutgana. Un ringraziamento al rettore Francesco Priolo e al direttore generale Giovanni La Via dell’Università di Catania che hanno ritenuto opportuno impegnare le risorse umane dell’ateneo per la realizzazione degli interventi che ridanno il giusto valore naturalistico e paesaggistico alla riserva naturale”.