Taormina. “Illuminazione artistica troppo invasiva per il corso Umberto”. Lo sostiene una delibera di Giunta che ha affrontato, qualche giorno fa, l’argomento dopo le tante proteste che si sono registrate in queste settimane a causa dell’arrivo sul salotto buono della città di tanti faretti ed impianti elettrici. “Premesso che è stato rilevato – scrive testualmente la delibera – che la collocazione dei punti di illuminazione risulta oltre modo di impatto per il contesto storico, antropologico, culturale ed architettonico di Taormina, per quanto riguarda il corso Umberto. Considerate le varie normative di legge, si delibera il seguente atto di indirizzo: di limitare l’installazione di proiettori per l’illuminazione del corso Umberto, fermo restando il passaggio delle linee elettriche e la posa in opera dei proiettori per la valorizzazione esclusivamente dei monumenti, così come previsto in progetto; di utilizzare i proiettori non collocati, per il potenziamento dei vicoli prospicienti il corso Umberto; di mantenere il costo dell’opera entro l’importo già finanziato senza ulteriori oneri a carico dell’Amministrazione comunale; di dare mandato al responsabile unico del procedimento di espletare qualunque atto necessario per l’adempimento dell’atto presente in questa delibera, anche fissando incontri e sopralluoghi congiunti con il responsabile ai Beni Culturali e Ambientali di Messina e chiedendo se necessario ulteriore proroga”. Il Governo cittadino ha dunque indicato ai suoi uffici preposti di stare attenti a come e dove saranno posizionati i faretti. Nel frattempo, nella Piazza del Varò, da qualche giorno si è sperimentata la nuova illuminazione. Non si sono registrate, almeno per il momento, proteste. Alcuni cittadini hanno commentato favorevolmente quanto finora realizzato. L’illuminazione artistica è un progetto finanziato da anni e che venne studiato da un noto “light designer” francese che arrivò a Taormina e studiò numerosi siti. Di recente le rimostranze sulla realizzazione del progetto sono state numerose. In passato non è stato gradito neanche quanto realizzato sulla facciata di Palazzo dei Giurati ed inoltre in quella della Basilica intitolata a S. Nicolò di Bari. La questione anima gli ambienti politici da anni ed anni e adesso è arrivato un indirizzo ufficiale sulla questione.
Mauro Romano
Una semplice domanda:Non va in contrasto la luce bianca con quella esistente su strade e monumenti di colore gialla ?
Il buon senso ha vinto il primo tempo della partita.
Aspettiamo di VEDERE se funziona il controllo congiunto del Responsabile unico del procedimento con il responsabile dei Beni culturali e Ambientali.
Fermo restando che l’illuminazione dei monumenti va fatta con il giusto criterio.
LUCE GIUSTA AL POSTO GIUSTO.
Staremo a vedere e collaborare con quanti,in questa Amministrazione,hanno dimostrato il Buon Senso di fermare uno scempio.
Illuminare si,purchè la luce proiettata dai faretti non rechi fastidio a chichessia ed in particolare non abbagli i conducenti di veicoli a motore.
Intanto è bene sapere che l’aumento di illuminazione avrà un costo energetico che sarà pagato con un supplemento di tasse locali a cui seguirà un costo ambientale,perchè più energia elettrica consumiamo,fintantochè questa verrà prodotta con combustibili fossili,più co2 verrà liberata nell’atmosfera.
Silverio Bambara