Taormina. Una volta si diceva che la “Perla” andava in… cassaforte grazie al Comitato per l’ordine e la sicurezza. Adesso, però, non si vuole certo abbassare la guardia. “La Città del Centauro è un Paradiso a sette stelle che va tutelato”: ne è convinto il vicequestore, Renato Panvino. Il “Rotary club” di Taormina lo ha invitato ad uno dei suoi tradizionali incontri del giovedì. Il dirigente del Commissariato di Ps, rigorosamente a braccio, ha cercato di dare il senso di cosa sia realmente la sicurezza della “Perla dello Jonio”. L’iniziativa si è svolta in un noto hotel cittadino alla presenza di tanti soci del club service che hanno ascoltato le innovazioni che potrebbero essere messe in pratica anche a partire dalla prossima estate. La tavola rotonda si è svolta sotto la guida del presidente del “Rotary”, Giovanni Randazzo e del segretario, Maurizio Triscari. Presente all’iniziativa, accanto ad un’altra anima del club, Nino Muscolino e all’ispettore di Ps, Lucio Carnabuci, anche il sindaco di Taormina, Mauro Passalacqua. Per salvaguardare la “Perla” si pensa al tradizionale poliziotto di quartiere. Con servizi a piedi che serviranno da deterrente, ma anche come strumento di conoscenza del territorio, si potrà avere un occhio in più alla “Città del Centauro”. La presenza di una rappresentanza degli albergatori come il presidente di Confindustria, Sebastiano De Luca, ha spinto la discussione sul problema della salvaguardia, per esempio, dagli scippi di cui potrebbero essere vittima, appunto, i gentili ospiti della città. “Sarò da pungolo – ha affermato in proposito il vicequestore – all’Amministrazione attiva affinché venga potenziata, per esempio, l’illuminazione comunale. Una strada buia è più predisposta a un agguato. Certamente, non sarà dimenticato neanche il problema degli extracomunitari”. La proliferazione di questi ultimi, infatti, secondo le forze dell’ordine, potrebbe far scaturire altri e ben diversi reati. Ma per il vicequestore Panvino, importante è anche la salvaguardia del territorio attraverso un efficace sistema di videosorveglianza. Un argomento, questo, di cui si discute da anni a Taormina. Lo si voleva applicare anche nei pressi dell’ospedale “S. Vincenzo”. L’idea, però, fu accantonata. Venne sperimentato un sistema di videosorveglianza del traffico, ma quel “grande fratello” era poco efficace per l’attività investigativa. Tra le novità più imminenti che riguardano proprio Taormina, sarà l’arrivo del sistema di comunicazione dei turisti negli alberghi, non più attraverso l’antiquata “schedina”, bensì mediante un sistema via internet di moderna generazione. Un accorgimento, questo, che riguarderà anche i B&B.
Mauro Romano