Taormina. Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari: “A seguito della richiesta di circa cento commercianti di Taormina ho inviato questa lettera ai parlamentari della provincia di Messina”.
“Spett.le:
on. Matilde Siracusano
on. Pietro Navarra
on. Francesco D’Uva
on. Alessio Villarosa
on. Carmelo Lo Monte
on. Carmela Bucalo
sen. Grazia D’Angelo
sen. Barbara Floridia
Oggetto: ristori in zone turistiche
“In vista della discussione sul quinto decreto Ristori, desidero segnalare ai rappresentanti in Parlamento della provincia di Messina la particolare condizione nella quale versano i commercianti delle località turistiche, come Taormina. I provvedimenti di contenimento dei contagi da Covid-19, che consentono ai negozi di rimanere aperti, mentre nelle normali realtà urbane italiane possono evitare il tracollo, nelle località turistiche, dove i negozi sono strettamente collegati al funzionamento degli alberghi e della ristorazione, la semplice possibilità di rimanere aperti non costituisce alcun vantaggio. Anzi, essa si presenta come una penalizzazione a causa dei costi di mantenimento del personale dipendente e di ogni altro costo di esercizio. Tali esercizi commerciali sono tarati per un mercato costituito fondamentalmente da turisti e visitatori, per lo più stranieri; in assenza di movimenti turistici, essi sono privi di clientela. Nel concreto, nonostante il permesso di mantenere aperti gli esercizi, i commercianti di località turistiche finiscono per chiudere, al fine di limitare le perdite. Pertanto, andrebbero equiparati ai bar e ai ristoranti che, invece, restano chiusi per decreto. Questa particolare condizione necessita di un intervento sul prossimo Decreto Ristori quinto al fine di sostenere economicamente gli imprenditori-commercianti delle località turistiche alla stregua dei bar e dei ristoranti chiusi per decreto. Pertanto, quale rappresentante di queste realtà prettamente turistiche, chiedo una particolare attenzione al contenuto del testo che sarà sottoposto al Parlamento, affinché la categoria dei commercianti delle località a prevalente economia turistica venga ricompresa tra quelle destinatarie di ristori. Per evitare un allargamento incontrollato della platea mi permetto di suggerire di adottare, come già fatto in altra occasione, un rapporto di incidenza tra popolazione residente e numero di presenze turistiche nell’anno 2019. In tal modo sarà evidente la dipendenza del sistema commerciale dalla presenza di potenziali acquirenti provenienti da altre località. Confidando in una iniziativa in questo senso positiva delle SS. LL., porgo cordiali saluti. Mario Bolognari”.